E202: cos’è, a cosa serve ed eventuali rischi
Di cosa parliamo quando leggiamo E202 su un’etichetta?
Di cosa parliamo quando leggiamo E202 su un’etichetta?
Vi sarà sicuramente capitato di sentire o leggere il termine Delivery riportato da qualche giornale, televisione, radio o vicino di casa. Il termine Delivery è sempre più utilizzato perché il servizio che sottintende questo termine inglese sta prendendo sempre più piede e coinvolge diversi settori.
Dopo aver parlato di Milano e Bologna in precedenti articoli del nostro blog, è giunto finalmente il momento di parlare di come seguire un percorso di dieta a Torino: città che, come d’altronde molte altre in Italia, non ci risparmia di certo tentazioni gastronomiche da buone forchette.
A livello di vivibilità, ritmi di lavoro e presenza di uffici di grosse aziende forse Torino è la città che più assomiglia a Milano ed è proprio per questo che spesso, con i relativi ritmi frenetici, diventa difficile seguire una alimentazione bilanciata specialmente per quanto riguarda la pausa pranzo (ma anche la cena).
” Non ce ne serve molta ma quel poco è fondamentale!” Potrebbe sintetizzarsi così l’importanza della vitamina B12 per l’organismo umano. Al nostro corpo servono infatti tra i 2 e 3 mg al giorno ma questi sono essenziali in quanto non siamo in grado di sintetizzare da soli questa vitamina che quindi deve essere assunta necessariamente tramite l’alimentazione.
L’allevamento industriale di animali è ormai da tempo finito al centro della cronaca per i suoi metodi inutilizzati e per la sua non sostenibilità nel lungo termine.
Sempre più persone infatti negli ultimi anni hanno denunciato attraverso articoli, report, documentari (come ad esempio il molto conosciuto “Before The Food“) come l’attuale struttura dell’allevamento animale sia tra i principali responsabili dell’inquinamento globale: questo perchè allevare bestiame richiede uno sfruttamento di risorse (agricole, di acqua, di energia) assolutamente non sostenibile per il futuro del pianeta. Questo grido di allarme si fa ancora più rilevante se consideriamo che la popolazione del pianeta è in aumento esponenziale e, solitamente, l’aumento della ricchezza di un paese (pensiamo ad esempio a Cina e India) coincide con un maggior consumo pro-capite di proteine animali.
Gli zuccheri, o carboidrati semplici, possono dividersi in monosaccardi (glucosio e fruttosio) e disaccaridi (saccarosio, maltosio, lattosio). Generalmente sono composti caratterizzati da un rapido assorbimento (in particolare i monosaccaridi).
Proprio questo rapido assorbimento crea una sorta di dipendenza da zucchero: una volta consumato si hanno picchi di insulina e glicemia che una volta terminato porta l’organismo a volerne ancora e a creare la sensazione di avere fame e quindi viene indotto a continuarne il consumo.
In poche parole mangiare molti zuccheri porta a volere più zuccheri e ad un inevitabile stato di sovrappeso con tutte le criticità che esso comporta.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la dose giusta dovrebbe essere circa di 25g al giorno, cioè 5 cucchiani, indipendentemente dal genere o dall’età.
Inoltre attenzione: i picchi di glicemia possono provocare anche sonnolenza e calo del rendimento intellettuale.
A dieta senza latticini: normalissimo per chi soffre di intolleranza al lattosio (secondo la Us National Library of Medicine, il 65% della popolazione ha problemi con il latte), meno normale per tutti coloro che normalmente usano latticini nella loro alimentazione.
Ma farebbe bene eliminare i latticini dalla propria dieta?
Dieta post parto: dopo aver partorito, il desiderio di ritornare in forma il prima possibile è forte, ma gran parte delle energie viene assorbita dal bebè!
Dieta per running: per chi corre in modo regolare (come per chi fa qualsiasi tipo di attività fisica) è fondamentale comprendere che l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella performance sportiva e quindi è critico mangiare correttamente per raggiungere i propri obiettivi.
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