Schiscetta: migliori idee, contenitori ed errori da non fare
Cosa si intende con il termine schiscetta, come farla in maniera facile e senza commettere gli errori più banali
Significato e origine del termine
Il termine schiscetta è utilizzato solitamente a Milano, e più in generale nel Nord Italia, per indicare una cibaria preparata a casa e portata in ufficio al fine di utilizzarla durante la pausa pranzo o come snack durante l’orario lavorativo.
“Deriva da schiacciare (schiscià in milanese) perché il cibo veniva schiacciato nel contenitore”. Questo termine inizialmente stava ad indicare il contenitore che veniva utilizzato per il trasporto e per il consumo di vivande specialmente da operai e studenti.
Successivamente il termine schiscetta ha preso sempre più piede fino a diventare un vero e proprio simbolo e un elemento di sfida tra colleghi all’interno del proprio ufficio.
Modalità di preparazione ed errori da non commettere
Solitamente la schiscetta è un piatto creato per il pranzo che viene preparato la sera precedente riponendolo poi in frigorifero fino all’indomani.
La classica soluzione dei più pigri è quella di cucinare in eccesso la sera riservando gli avanzi al pranzo del giorno dopo. Se alla sera ad esempio ci mettiamo ai fornelli per prepararci una insalata di riso perchè non preservare parte di quest’ultima per la schiscetta del giorno seguente?
I più volenterosi invece, e quelli che più facilmente si annoiano nel mangiare per due pasti consecutivi la stessa minestra, si metteranno di buona lena ai fornelli dopo la cena preparando qualcosa di completamente nuovo.
Gli errori più comuni che vengono commessi nel preparare la schiscetta sono presto detti:
- Dimenticare qualcosa: il contenitore stesso nel frigorifero al mattino, le posate, i condimenti)
- Non chiudere ermeticamente il contenitore (con effetti disastrosi per la vostra borsa da ufficio)
- Sottovalutare la fame che si avrà il giorno successivo: si rischia di prepara una porzione ridotta che si potrebbe rivelare insufficiente a coprire la fame da dinosauro che vi ritroverete ad avere verso le 12.01.
Categoria di schiscetta e migliori idee
La schiscetta si può dividere in due macro-categoria: fredda e calda. La scelta di preparare una pausa pranzo fredda (ovvero che non necessita di essere riscaldata) piuttosto che calda può dipendere da diversi fattori tra cui la stagione, la possibilità di disporre di un microonde in ufficio, il gusto personale.
In estate ovviamente il compito del provetto preparatore di schiscetta è facilitato dal fatto che piatti come il couscous, la pasta fredda, l’insalata di riso e l’insalata semplice sono piatti ideali per la stagione e non necessitano ne di lunghe preparazioni ne di essere scaldate in ufficio.
D’inverno il compito si fa più arduo in quanto la preparazione di minestroni e zuppe, in caso di apertura del contenitore, metterebbe a serio rischio l’incolumità del vostro zaino, vostra e dei vostri vicini di metropolitana: meglio ripiegare su un pollo al curry con verdure spadellate, un filetto di salmone con patate al forno o una bella porzione di lasagna vegetariana.
Migliori contenitori
Sui contenitori migliori per trasportare la vostra pausa pranzo in ufficio potremmo dibattere a lungo ma in questo articolo ci soffermeremo sulle due soluzioni più note e apprezzate da noi e dai nostri colleghi.
Partiamo dal classico Tupperware che, nonostante ormai sia un’azienda storica e abbia fatto scuola con la sua modalità di vendita porta a porta, rimane tra i contenitori più affidabili e comodi per la vostra schiscetta per la facilità di chiusura, lavaggio e utilizzo. Se invece voleste optare per una soluzione più fancy per fare invidia alle vostre colleghe più modaiole vi consigliamo i contenitori Bento che offrono diverse soluzioni in termini di colori, dimensioni, utilizzi e budget.
Soluzioni per chi non ha tempo o voglia di prepararsi la schiscetta da solo
Ok, abbiamo spiegato per filo e per segno come preparare le vostre schiscette ma purtroppo per ragioni di tempo, pigrizia o incapacità in cucina non riuscite proprio a seguire le nostre istruzioni. In questo caso non vi preoccupate: esistono delle soluzioni! La più semplice è quella di individuare, scrutando i piatti dei vostri vicini di scrivania, il collega più preparato in cucina e con i gusti più affini ai vostri e accordarsi perchè sia il vostro chef a domicilio ovvero prepari non solo la sua porzione ma anche la vostra dividendo poi i costi per gli ingredienti e per il suo tempo.
Se anche questa soluzione non dovesse essere possibile, potete utilizzare il nostro servizio a domicilio NutriBees che, attraverso una consegna a domicilio settimanale di piatti pronti con scadenza fino a 20 giorni da conservare in frigorifero e solo da scaldare in microonde, vi farà arrivare comodamente in ufficio pietanze gourmet e soprattutto ready to eat.
Quello che dovrete fare sarà solo preoccuparvi di lasciare spazio in frigorifero in ufficio, di avere un microonde e le posate per consumarlo: al resto pensiamo noi! . La consegna avviene settimanalmente e il prezzo si aggira dai 7 ai 9 euro a pasto inclusa la spedizione con abbonamento minimo di almeno 5 pasti.
Tramite questo articolo speriamo di avervi aiutato a capire cos’è la schiscetta, come comporla, dove riporla ed eventuali soluzioni nel caso non foste abbastanza vogliosi di prepararvela da soli. Se vi fosse piaciuto questo articolo continuate a leggere il nostro blog con tanti articoli legati al mondo dell’alimentazione.