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Piramide alimentare: cos’è e come utilizzarla

La dieta mediterranea è il regime nutrizionale che meglio esprime il concetto di alimentazione sana. Tipica dei paesi dell’area del Mediterraneo, è infatti varia e ricca di ingredienti che fanno bene alla salute, come frutta e verdura, cereali e legumi.

La piramide alimentare è il modello che è stato messo a punto per spiegare la dieta mediterranea, elencare i cibi che vanno consumati per seguirla e in quali quantità. Si tratta di uno schema molto semplice e facile da consultare, a cui nel corso degli anni si sono anche aggiunte delle varianti per meglio adattarsi alle diverse esigenze delle persone.

Se vuoi provare a seguire una sana alimentazione senza troppi sforzi, puoi provare i nostri piatti. I nostri chef seguono i principi della dieta mediterranea e della piramide alimentare, conferendo alle ricette freschezza e leggerezza – senza rinunciare al gusto.

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Scopriamo insieme la piramide alimentare e vediamola nel dettaglio.

Piramide alimentare e dieta mediterranea

La piramide alimentare rappresenta graficamente i principi della dieta mediterranea. In linea di massima, una persona adulta dovrebbe assumere in media assumere circa 2500 calorie al giorno. Le percentuali dei nutrienti secondo cui dovremmo ripartire la nostra alimentazione giornaliera si dividono in:

  • 55-65% dato dai carboidrati
  • 20-30% dato dai lipidi
  • 10-15% dato dalle proteine

Dal punto di vista visivo la piramide alimentare è molto intuitiva, perché mostra nella parte più bassa (e quindi più ampia) i cibi che vanno consumati più frequentemente e in maggiori quantità, mentre in quella più alta (e quindi più stretta), quelli di cui invece bisogna limitare il consumo.

A una rapida occhiata è quindi facile capire immediatamente quali sono i cibi che fanno bene al nostro organismo. Ecco i principi a cui si ispira la piramide alimentare:

  • Maggiore quantità di carboidrati complessi, vitamine e sali minerali
  • Privilegiare le proteine di origine vegetale rispetto a quelle di origine animale
  • Riduzione del colesterolo cattivo
  • Riduzione dei grassi saturi, privilegiando invece quelli insaturi
  • Grande apporto di fibre

I sei livelli

Nella sua rappresentazione classica, la piramide alimentare è suddivisa in sei livelli, che corrispondono a sei categorie alimentari:

  • Primo livello: alla base della piramide abbiamo frutta e ortaggi, di cui bisogna consumare circa 5-6 porzioni al giorno, preferibilmente freschi di stagione. Questi sono una fonte preziosa di vitamine, sostanze antiossidanti, fibra alimentare e sali minerali
  • Secondo livello: salendo di un gradino troviamo i carboidrati complessi come pane pasta, riso, altri tipi di cereali (farro, avena…) e patate. Anche questi sono importantissimi poiché forniscono tutta l’energia di cui abbiamo bisogno. Ne sono consigliate dalle 4 alle 6 porzioni al giorno
  • Terzo livello: a metà piramide ci sono i condimenti, di cui vanno si possono consumare 2-3 porzioni al giorno. In particolare è consigliato l’uso dell’olio extravergine di oliva, ricco di acidi grassi essenziali e di acido oleico, ottimi per dare all’organismo il giusto apporto di lipidi senza innalzare il colesterolo
  • Quarto livello: abbiamo poi latte, yogurt e formaggi. Questi alimenti forniscono il corretto apporto di calcio ne vanno consumate 2-3 porzioni ogni giorno
  • Quinto livello: salendo di un gradino troviamo carne, pesce, uova e legumi ricchi di proteine animali e utili per rafforzare la massa muscolare. Ne sono consigliate 1-2 porzioni al giorno
  • Sesto livello: in cima alla piramide abbiamo infine tutti quegli alimenti che non sono indispensabili per la dieta, come dolci, snack, bevande zuccherate, insaccati e alcolici. Questi vanno consumati senza esagerare, limitandoli occasionalmente

Nel corso del tempo la piramide alimentare è diventata un po’ uno stile di vita ed è stata ulteriormente perfezionata. Per ogni macrogruppo vengono infatti fatte delle precisazioni, diversificando i tipi di alimenti e indicando per ogni tipo le porzioni giornaliere o settimanali.

Al quinto livello ad esempio troviamo sempre gli alimenti proteici, distinguendo però tra carni bianche, uova, pesce, ecc…

Perché seguire la piramide alimentare?

Un modello nutrizionale basato sulla piramide alimentare è estremamente salutare perché fornisce all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno e nelle giuste quantità. L’abbondanza di frutta e verdura è infatti un’ottima fonte di sostanze antiossidanti, utili per prevenire l’invecchiamento dei tessuti.

Privilegiare inoltre i grassi di origine vegetale rispetto a quelli animali riduce il rischio di avere problemi cardiovascolari e abbassa il livello di colesterolo cattivo nel sangue. La piramide alimentare infine propone una dieta estremamente semplice e facilmente digeribile. L’apporto di fibre da parte di frutta, verdura e cibi integrali favorisce il corretto funzionamento dell’intestino e ci mantiene in forma.

Se anche tu vuoi seguire la piramide alimentare e mangiare in modo vario, sul sito di Nutribees puoi trovare una vasta selezione di piatti in cui cercare ciò che fa per te. Scegli dal nostro menu i piatti che preferisci e divertiti a combinare le diverse ricette: ogni giorno avrai un pranzo diverso e gustoso!

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Cibi che fanno ingrassare: quali sono e come distinguerli


Quali sono i cibi che fanno ingrassare? Quando si vuole dimagrire si tende ad eliminare tutto indistintamente. Dal pane alla pasta, passando per i dolci, tutto ciò che è calorico viene considerato nemico della linea e pertanto bandito dalla propria tavola. A volte capita la situazione opposta: si desidera prendere qualche chilo, cercando però di avere una dieta varia e sana.

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Che cos’è allora che fa ingrassare? Questa non è una domanda univoca. Per rispondere bisogna infatti tenere conto ovviamente della corporatura di una persona, dell’età e del tipo di vita che svolge. In linea di massima è ovvio che più calorie si immettono nel proprio corpo, più si aumenta di peso.

Tuttavia la faccenda non è così semplice e bisogna infatti tenere conto della distinzione tra massa muscolare e massa grassa. In pratica, si aumenta di peso, ma il dove lo si mette dipende anche dall’attività fisica che uno svolge.

Vediamo insieme i cibi che fanno ingrassare e cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

I grandi classici da evitare

Ci sono degli alimenti che, oltre a fare accumulare peso, non fanno proprio bene perché alla lunga rischiano di causare dei problemi alla nostra salute. Sarebbe quindi meglio evitarli, sia che si stia seguendo una dieta dimagrante, sia che si voglia aumentare di peso mantenendo però un regime alimentare bilanciato.

Ecco gli alimenti da evitare.

  • Dolci industriali: merendine e snack sono sfiziosi e spesso vengono consumati come spezza fame. Tuttavia sono poveri di nutrienti ma ricchissimi di zucchero che vengono trasformati in grassi e fanno aumentare di peso
  • Patatine e salatini: stesso discorso vale anche per gli snack salati, che in più non saziano mai e ci inducono a mangiarne sempre di più
  • Salumi e insaccati: salame e simili sono ricchi di grassi saturi, che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Contengono inoltre molto sale, responsabile della ritenzione idrica
  • Formaggi: ottimi per l’apporto di calcio e vitamine, ma spesso molto grassi e calorici. Non bisogna proprio evitarli, ma magari limitarne il consumo, sostituendoli con yogurt o formaggi più magri
  • Bibite e succhi di frutta: spesso non ci si pensa, ma anche ciò che si beve può fare ingrassare. Le bevande gasate e i succhi di frutta sono pieni di zuccheri aggiunti che, oltre a far ingrassare, fanno aumentare la glicemia nel sangue

Cibi che fanno ingrassare: gli aspetti da considerare

Tutti gli alimenti che abbiamo visto nell’elenco precedente (tranne i formaggi) hanno una cosa in comune: forniscono un elevato numero di calorie a fronte però di uno scarso apporto nutritivo. Un alimento infatti non è grasso in senso assoluto. Questo può essere calorico, ma ricco di nutrienti e pertanto vantaggioso per il nostro organismo.

Nel distinguere i cibi che fanno ingrassare, bisogna perciò considerare tre aspetti fondamentali:

1- Densità energetica

Questa è banalmente la quantità di calorie che apporta un alimento. Più questa è alta, più il cibo fa ingrassare, poiché le calorie non bruciate vengono accumulate sotto forma di grasso.

2- Palatabilità

Fateci caso, ci sono cibi che non saziano mai e che tendiamo a consumare più del dovuto. Gli snack specialmente, sono ricchi di sostanze che creano una sorta di “dipendenza” e inducono a mangiarne sempre di più, con il risultato di farci ingrassare.

3- Potere saziante

Un cibo può magari contenere grassi, che sono però bilanciati da proteine e fibre, che fanno bene al fisico e inducono sazietà, facendone consumare il giusto.

Cibi che fanno ingrassare… ma amici della salute

Se si vuole prendere peso mantenendo la linea e non provocando rischi per la salute, ci sono diversi cibi su cui puntare. Ecco un breve elenco:

  • Olio extravergine di oliva: ricco di vitamina E e sostanze antiossidanti, è perfetto come condimento e se ne possono utilizzare fino a quattro cucchiai al giorno
  • Frutta secca: noci, nocciole, mandorle e pistacchi sono energetiche e contengono grassi buoni Omega-6 che fanno abbassare il colesterolo.
  • Cereali integrali: è risaputo che esagerare con i carboidrati faccia aumentare di peso, ma quelli integrali hanno il vantaggio di apportare fibre, che fanno bene al corretto funzionamento dell’intestino
  • Pesce: salmone e tonno sono ricchi di Omega-3 e apportano proteine che aumentano la massa muscolare
cibi che fanno ingrassare
Insalata di polpo con patate e riso rosso

Nutribees ti offre una ricca selezione di piatti. Ordina dal nostro menu fino a 20 piatti a settimana e goditi il piacere della sana alimentazione a casa – senza troppi sforzi!

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Riso rosso fermentato: benefici e proprietà

Il riso rosso fermentato è un alimento ottenuto a partire dal comune riso che abbiamo tutti in casa, il cui nome scientifico è Oryza Sativa. Questo viene sottoposto all’azione di un lievito, il Monascus Purpureus, che dà al riso la colorazione rossa e lo arricchisce di numerosi principi attivi. In particolare, questo riso è particolarmente adatto a combattere il colesterolo.

Le proprietà del riso rosso fermentato sono note fin dall’antichità. Si dice che già nell’800 a. C. la dinastia cinese Tang conoscesse i suoi benefici e ne facesse largo uso sia in campo alimentare che medico. Ad oggi questo alimento è noto in tutto il mondo ed è un valido sostituto dei farmaci anti colesterolo.

Scopriamo insieme le proprietà del riso rosso fermentato e perché è prezioso per la nostra salute.

Colesterolo e farmaci

Il colesterolo è un grasso presente nel nostro organismo, che va a costituire le membrane delle cellule. Questo viene prodotto per lo più dal fegato, e in parte introdotto attraverso l’alimentazione. Se vuoi seguire un’alimentazione sana e bilanciata e sei un amante del riso rosso clicca qui!

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Inoltre forse non tutti sanno che esistono due tipi di colesterolo:

  • Quello buono, o HDL, che serve a ripulire il sangue dal grasso non utilizzato
  • Quello cattivo, o LDL, che tende invece ad accumularsi sulle pareti delle arterie, aumentando il rischio di problemi cardiovascolari

Nel caso aumenti il livello di colesterolo cattivo nel sangue bisogna intervenire con dei farmaci. Quelli più utilizzati si chiamano statine e sono prodotti in laboratorio. Questi hanno la funzione di riequilibrare i livelli di colesterolo nel sangue, ma spesso hanno dei brutti effetti collaterali, come

  • Infiammazioni articolari
  • Dolori ai muscoli
  • Problemi al fegato

Per questo motivo si è cercato di trovare una valida alternativa naturale alle statine, che avesse una altrettanto efficace azione anticolesterolo, ma che al tempo stesso desse meno problemi a livello fisico.

Riso rosso fermentato: proprietà anticolesterolo

Come si è detto appena sopra, il riso rosso fermentato era già conosciuto fin dai tempi più antichi, soprattutto in Asia. Nel 1979 ci fu però una scoperta decisamente interessante che rese chiare le incredibili proprietà di questo alimento.

Il professore Akira Endo, docente dell’università di Tokyo, scoprì infatti che il lievito Monascus Purpureus è in grado di arricchire il riso con delle sostanze nutritive, tra cui la Monacolina K, una statina vegetale dall’azione molto simile alla statina creata chimicamente e impiegata nei farmaci anticolesterolo.

Si calcola che appena 10g di Monacolina K al giorno sono in grado di normalizzare i livelli di colesterolo nel sangue senza tutti quei fastidiosi effetti collaterali che comportano i farmaci. In un mese si possono già ottenere degli ottimi risultati, con il colesterolo totale abbassato del 20% e quello cattivo del 30%.

Da qui si apre quindi la strada alla creazione di integratori a base di riso rosso fermentato, che possono essere acquistati senza la necessità di una ricetta medica. Tra questi i più comuni sono tavolette masticabili e compresse.

L’unico accorgimento per chi soffre di colesterolo è che gli integratori a base di riso rosso fermentato vanno assunti esattamente come un farmaco, ossia in modo continuativo. Se vengono sospesi infatti, il livello di colesterolo cattivo tornerà purtroppo ad innalzarsi.

Benefici del riso rosso fermentato

Il riso rosso fermentato non è indicato solo come alimento anticolesterolo, ma presenta diversi altri benefici. Ḕ nota infatti la sua azione protettiva nei confronti del sistema immunitario. Questa è favorita dalla presenza nel riso dei flavonoidi, sostanze che bloccano l’azione dei radicali liberi e prevengono l’invecchiamento delle cellule.

Questo alimento inoltre contribuisce a diminuire lo stress, grazie a una sostanza chiamata acido gamma-amminobutirrico. Ha infine un’azione antinfiammatoria delle vie respiratorie, perché è ricco di saponine, sostanze di cui sono ricchi generalmente i cereali fermentati.

Il riso rosso fermentato a tavola

I benefici del riso rosso fermentato però non si fermano qui. Dei recenti studi stanno infatti cercando di capire se questo alimento possa essere in grado anche di prevenire alcune malattie degenerative.

riso rosso fermentato
Risso rosso fermentato con piselli, un piatto unico saporito

Ḕ quindi una buona idea introdurre il riso rosso fermentato nella propria dieta. Questo tra l’altro ha un particolare gusto dolce, che piacerà sicuramente a tutti. Il riso rosso fermentato può essere cucinato al vapore per circa 30-40 minuti, e poi guarnito con verdura o pesce. Ḕ quindi perfetto per preparare un ottimo piatto unico, leggero e bilanciato.

riso rosso fermentato
Gran Verdure con riso selvaggio e ceci saltati

Nel menu di Nutribees puoi trovare tanti piatti gustosi e salutari. Se vuoi provare tutto il sapore del riso rosso fermentato, ordina il nostro piatto di Gran verdure con riso selvaggio e ceci saltati, insieme  a tante altre fantastiche ricette.

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E472: cos’è, a cosa serve ed eventuali rischi

Tra i mille ingredienti elencati sull’etichetta degli alimenti che consumiamo abitualmente ci sono numerosi additivi, contrassegnati da sigle. Tra quelli più comuni, abbiamo gli emulsionanti, che non sono altro che sostanze utilizzate per legare due o più ingredienti in modo che non si separino tra loro.

Se non ci fossero queste sostanze i cibi deperirebbero più velocemente e il cibo risulterebbe immangiabile. Tra gli emulsionati più utilizzati vi è l’E472, indicato sulle etichette anche come Mono o Digliceride degli acidi grassi.

Vediamo insieme cos’è l’E472, a cosa serve e gli eventuali rischi che può portare alla salute.

E472: Che cos’è?

L’E472 fa parte di una famiglia più ampia di additivi sintetizzati in laboratorio, detti appunto Mono o Digliceridi degli acidi grassi, composti ottenuti a partire da:

  • Glicerina
  • Acidi grassi naturali
  • Altri acidi organici

Le sostanze per lo più impiegate nella sua realizzazione sono soprattutto di origine vegetale. Vengono infatti utilizzati per lo più oli di bassa qualità come quello di palma o di cocco.

L’emulsionante E472 può però contenere anche grassi di origine animale. Queste sostanze vengono poi sottoposte ad un processo di esterificazione, che consiste nel trattarle con altri grassi naturali e alcool.

I mono e digliceridi degli acidi grassi così ottenuti hanno la consistenza di un grasso parzialmente digerito e trovano impiego in numerosi tipi di alimenti.

A cosa serve?

Sotto la dicitura E472 sono compresi diversi tipi di emulsionanti:

  • E472a o esteri dell’acido acetico di mono e digliceridi
  • E472b o esteri dell’acido lattico di mono e digliceridi
  • E472c o esteri dell’acido citrico di mono e digliceridi
  • E472d o esteri dell’acido tartarico di mono e digliceridi
  • E472e o esteri dell’acido diacetiltartarico di mono e digliceridi
  • E472f o complesso di esteri (tartarico, acetico) di mono e digliceridi

Questi sembrano dei gran paroloni ma stanno ad indicare vari di tipi di sostanze con una funzione comune. Questi hanno infatti lo scopo di amalgamare tra loro gli ingredienti che altrimenti non legherebbero in modo omogeneo. Il composto che si ottiene è detto appunto “emulsione”, ed è stabile dal punto di vista chimico. Ciò significa che mantiene la sua consistenza e si conserva più a lungo.

Facciamo un esempio pratico per rendere meglio l’idea. Se noi versiamo dell’acqua e dell’olio dentro un bicchiere, i due liquidi inevitabilmente si separeranno, con l’acqua che va verso il fondo e l’olio che sale verso l’alto.

In questo caso questo emulsionante servirebbe a legare acqua e olio, evitando che le due sostanze si separino come avviene naturalmente.

Cibi che contengono E472

L’emulsionante è più diffuso di quanto si creda, infatti è contenuto in molti alimenti che noi consumiamo quotidianamente. Lo troviamo ad esempio nei prodotti da forno, come

  • Pane confezionato
  • Grissini
  • Biscotti
  • Fette biscottate

Inoltre è presente nei preparati per il purè e in cibi dolci come confetture e creme spalmabili. Lo troviamo poi anche negli alimenti omogeneizzati e anche nei dolci tradizionali delle feste, come panettone e colomba.

In questi ultimi in particolare, e in generale nei prodotti da forno, l’E472 serve anche a mantenere la morbidezza e la fragranza dell’alimento, che altrimenti verrebbero meno in poco tempo.

Da menzionare è infine il gelato, sia industriale che artigianale. Qui l’E472 serve soprattutto a dare sofficità all’alimento.

E472
Chi l’avrebbe detto che il gelato deve la sua morbidezza all’E472?

I rischi per la salute

Nell’Unione Europea gli emulsionanti alimentari sono regolamentati da delle leggi che ne indicano il quantitativo massimo che può essere inserito all’interno degli alimenti. In particolare, la percentuale consentita per l’E472 va da un minimo di 0,2%, fino a un massimo di 4% per i prodotti dolciari.

Non esistono studi che abbiano dimostrato la pericolosità degli emulsionanti alimentari, quindi possono essere considerati sicuri e privi di grossi rischi per la salute. Essendo però sostanze chimiche, è consigliato non esagerare con gli alimenti che li contengono. In linea di massima, al giorno non si dovrebbe assumere più di 50mg di E472 per kg del proprio peso corporeo.

Se si esagera infatti, si potrebbe avere dei lievi effetti collaterali come

Per fortuna questi non costituiscono dei gravi rischi per la salute, anche se ovviamente è meglio starci attenti!

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Beauty food: gli alimenti che fanno bene alla nostra pelle

Hai presente quando si dice: “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei?” Sembra che sia veramente così, o sarebbe meglio dire “Dimmi cosa mangi e ti dirò che pelle hai”. Cibo e bellezza sono una combinazione indissolubile da sempre: ciò che mangiamo ha effetti sulla nostra salute e sulla nostra estetica. Molti degli alimenti che trovi in dispensa o in frigorifero – infatti – pare che siano dei grandissimi alleati per la nostra pelle. Questi cibi vengono chiamati più comunemente beauty food. In questo articolo potrai capire quali sono questi magici ingredienti, le loro proprietà e tutto ciò che c’è da sapere per avere una pelle perfetta.

Cosa sono i beauty food?

Ma cosa sono esattamente i beauty food? Come accennato sopra, i beauty food sono quei cibi considerati funzionali per il nostro corpo, ovvero aventi un effetto benefico su una o più funzioni dell’organismo. Cambiando gli addendi il risultato non cambia: tra utilizzarli in cucina oppure per un impacco sulla nostra pelle, è esattamente uguale. Questi superfood sono i migliori amici del nostro corpo e soprattutto della nostra pelle. Ovviamente – come per una ricetta – non basta però scegliere solo l’alimento giusto: è infatti importantissimo anche saper dosare i vari ingredienti e abbinarli adeguatamente.

Curare la nostra pelle: da dove cominciare?

Prima di svelare quali sono questi magici beauty food, è fondamentale fare un piccolo ripasso su quali sono i tipi di pelle e come trattarli. La salute della nostra pelle viene messa a dura prova dai cambi di stagione, dagli sbalzi termici, dall’inquinamento; Treatwell – per esempio – ha spiegato qui il modo giusto di preparare la pelle all’inverno.

Lanciata nel 2008, Treatwell è la piattaforma online leader in Europa per la prenotazione di trattamenti di bellezza e benessere. Con un team di oltre 500 persone, la sua missione è trasformare il modo in cui l’industria dei servizi di bellezza si connette con i propri clienti, a vantaggio di tutti. Presente in 11 paesi Europei, Treatwell riceve milioni di prenotazioni mensili per la sua community di oltre 20,000 saloni di bellezza, fornendo agli utenti il modo migliore di trovare l’appuntamento perfetto.

Treatwell

Tutti i tipi di pelle

Insomma, come curare al meglio la nostra pelle? Sicuramente devi prima capire che tipo di pelle hai!

  • Pelle normale: se rientri in questa categoria, applausi per te! La tua pelle è uniforme, compatta e distesa. Nonostante la tua pelle appaia “perfetta“, continua a prendertene cura. La fortuna è dalla tua parte.
  • Pelle secca: solitamente appare spenta e alcune zone risultano aride e ruvide. L’inverno e le temperature bassissime sono il tuo peggior nemico, ma anche il sole ti può infastidire: insomma, stai attenta e proteggiti dagli agenti atmosferici.
  • Pelle grassa: hai pori dilatati e spesso ostruiti? Ti lucidi spesso? Allora rientri sicuramente in questa categoria. Per evitare l’effetto disco ball, pulisci la tua pelle a fondo, struccati sempre e scegli creme e trattamenti leggeri.
  • Pelle mista: a te piace stare con due piedi in una scarpa. Sei lucida nella “zona T”, mentre il resto del viso è normale/secco. Per te che sei amante delle sfide, sono fondamentali quei prodotti che opacizzano le parti lucide, ma allo stesso tempo idratino le zone secche.
  • Pelle sensibile: ti arrossisci facilmente. No, non si sta parlando di timidezza: è proprio la tua pelle che si infiamma facilmente e si irrita. Sei difficile da trattare e hai assolutamente bisogno di alleati delicati – che ti aiutino a lenire la pelle. Stai alla larga da alcol e profumazioni non naturali.
beauty food
Che tipo di pelle sei?

I passaggi per una perfetta skincare

Dopo aver scoperto quali sono i vari tipi di pelle, perché non parlare dei giusti passaggi per prendersi cura della propria pelle? Secondo i principi della skincare coreana – rituale di bellezza praticato da milioni di donne nel mondo – sono 10 i passaggi perfetti per mantenere una pelle perfetta e armoniosa:

  1. Pulizia del viso/struccaggio con detergente oleoso
  2. Detersione a base schiumogena
  3. Esfoliazione – che può essere chimica, meccanica o tramite scrub
  4. Tonico
  5. Essenza – si tratta di un siero più corposo del tonico, composto da principi attivi
  6. Siero
  7. Maschera in tessuto
  8. Crema contorno occhi
  9. Crema idratante
  10. Protezione solare – da applicare tutte le volte che si esce, anche nei giorni dove il sole sembra non esserci!

I passaggi della skincare coreani promettono una cura della pelle soddisfacente, ma come sappiamo bene, non sempre è possibile dedicare così tanto tempo a queste cose. La frase “non ho tempo” è sempre pronta a riecheggiare – poiché siamo presi da impegni di lavoro e di vita. Se sei di fretta, qui trovi pochi e semplici passaggi per la tua skincare.

Superfood e beauty food: quali sono?

Ed eccoci arrivati alla parte che stavi aspettando. Quali sono i fatidici beauty food? Per essere “belli belli in modo assurdo” – come dice il super modello Derek Zoolander – non c’è bisogno di alimenti esotici e costosissimi; bastano alcuni ingredienti che quasi sicuramente avrai da qualche parte parte in frigorifero o in dispensa! Eccone alcuni.

  • Avocado: ideale per la pelle secca, aiuta a reintegrare il film idrolipidico dell’epidermide. Dona elasticità.
  • Limone: dall’effetto schiarente sulla pelle, è efficace per chi ha necessità di attenuare le macchie cutanee. Inoltre, è un ottimo alleato contro la pelle grassa.
  • Patate: concentrato di benefici per la pelle di viso e corpo. Sono ricche di magnesio, potassio, vitamina B e C. Contenendo poco sale, aiutano a combattere la ritenzione idrica.
  • Miele: ha un effetto nutriente ed emolliente. Puoi usarlo per impacchi sul viso e sui capelli, o per curare gli herpes labiali.
beauty food
maschera viso con miele
  • Asparagi: elisir di lunga bellezza, dona elasticità alla pelle.
  • Mele: non sbucciarle, perchè i migliori nutrienti vengono proprio da lì! Le mele idratano tantissimo la pelle e sono antiossidanti.
  • Broccoli: fonte di Vitamina K e C. Tutte le volte che mangi i broccoli è come se stessi dando alla tua pelle tanto olio di argan e acido ialuronico.
  • Noci: essendo una meravigliosa fonte di grassi buoni, sono un ottimo nutriente per le pelli secche. Usale per preparare maschere e scrub fai da te.

Trattamenti con beauty food: dove trovarli

Se sei curiosa di preparare qualche trattamento per la tua pelle con ciò che hai in casa, puoi leggere l’articolo che Treatwell ha dedicato a questo argomento!

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Aumentare massa muscolare: cosa mangiare e consigli del nutrizionista.

Oggi il la redazione di NutriBees ha chiesto al Dott. Lorenzo Ambrosini, biologo nutrizionista, di darci qualche consiglio su cosa mangiare per aumentare la massa muscolare. Quale tipo di alimentazione bisogna seguire per raggiungere questo obiettivo?

Il concetto che sta alla base del mettere massa muscolare è che tutti noi abbiamo un limite fisiologico. Per questo è molto difficile aumentare la massa muscolare in un regime ipocalorico, cioè facendo una dieta restrittiva. Al contrario, bisogna aumentare le calorie che si assumono controllando in questo senso la propria alimentazione.

Quando aumenta la massa muscolare

Approcciando la questione da un punto di vista prettamente scientifico l’aumento di massa muscolare tanto agognato è essenzialmente un adattamento: il muscolo sottoposto a sforzi intensi e ripetuti, aumenterà le sue dimensioni per fare fronte a stress analoghi che si presenteranno in futuro.

Ottenere questo adattamento non è affatto un obiettivo semplice, soprattutto superata l’adolescenza. C’è da considerare anzitutto la componente genetica e ormonale, motivo per cui crescere muscolarmente da giovani è più facile perché il quadro genetico e ormonale è predisposto all’anabolismo.

Per il corpo umano creare nuovo tessuto muscolare è un processo molto laborioso e costoso in termini energetici: l’organismo tende a mantenere l’omeostasi (lo stato attuale in equilibrio) e ha la priorità di garantire la sopravvivenza. Il corpo umano si è evoluto in un ambiente dove la scarsità di cibo era la regola, pertanto – salvo predisposizioni genetiche particolari – il corpo tenderà ad investire la maggior parte delle calorie in eccesso per accumulare grasso, piuttosto che costruire nuovo muscolo.

Massa muscolare: tips per aumentarla

  1. Per costruire nuovo muscolo è fondamentale stimolarlo. Il ruolo dell’allenamento è primario, e deve essere intenso e costante. Probabilmente 3 ore di palestra alla settimana, considerato che lo stile di vita moderno è completamente sedentario, per la grande maggioranza delle persone non rappresentano uno stimolo sufficiente ad innescare un adeguato anabolismo muscolare.
  2. Per costruire nuovo muscolo è consigliabile, se non necessario, adottare un regime alimentare con surplus calorico (cioè un eccesso energetico) e che comprenda tutti i macro e micronutrienti essenziali (in particolare gli amminoacidi contenuti nelle proteine).
cosa mangiare per massa muscolare

Alimentazione per aumentare la massa muscolare

Fermo restando che l’allenamento deve esserci e che deve essere di una certa intensità, concentriamoci sul secondo punto, sull’alimentazione, che rappresenta forse la questione più controversa e dibattuta. Analizziamo i principali parametri che caratterizzano un piano alimentare.

1. Calorie

Come anticipato, una dieta finalizzata all’aumento di massa muscolare deve necessariamente essere una dieta normocalorica, o meglio ipercalorica, cioè che fornisca calorie maggiori di quelle che quotidianamente vengono consumate. Quanto maggiori è difficile dirlo: è una valutazione che andrebbe fatta da un professionista al fine di comprendere i reali fabbisogni di un individuo. Se vuoi aumentare il tuo fabbisogno calorico in maniera sana ed equilibrata, puoi compilare il test nutrizionale gratuito di Nutribees: inserendo i tuoi dati e obiettivi ti verranno consigliati i piatti più adatti alle tue esigenze!

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2. Proteine

Quando si parla di muscoli automaticamente si pensa alle proteine. Tutte le proteine sono composte di amminoacidi, che sono i mattoni fondamentali del tessuto muscolare. In una fase di anabolismo muscolare sarà necessario fornire al corpo tutti gli amminoacidi (in particolare quelli essenziali) ed in quantità maggiori rispetto alle quantità di mantenimento. Il fabbisogno proteico quotidiano raccomandato per un individuo adulto si assesta attorno a 0,8 gr per kilogrammo di peso corporeo. In una fase di crescita muscolare è consigliato aumentare a 1,2-2,0 gr/kg (cioè tra 96 e 160 gr per lo stesso uomo di 80 kg). Quanto aumentare esattamente dipende dal soggetto in questione.

cosa mangiare per massa muscolare
Filetto di Salmone

3. Carboidrati

Uno dei macronutrienti più temuti nel mondo del fitness, eppure quando si parla di diete ipercaloriche si parla praticamente sempre anche di diete iperglucidiche: è molto complicato aumentare considerevolmente le calorie senza aumentare i carboidrati. Inoltre i carboidrati sono importantissimi anche per ragioni fisiologiche. Una notevole parte del muscolo è composta da glicogeno muscolare, cioè scorte di carboidrati e acqua stipate nel muscolo. Pertanto parte del volume muscolare è dato anche dai carboidrati. Infatti nelle diete chetogeniche o a bassissimo contenuto di carboidrati si nota una rapida perdita di peso iniziale che poi si arresta. Infine i carboidrati sono il principale “carburante” durante l’esercizio fisico intenso: più carboidrati consentono di fare allenamenti più intensi e più lunghi.

4. Grassi

Anche i grassi sono importanti in fasi di crescita muscolare. E’ bene fare attenzione ad utilizzare grassi di buona qualità, mono e polinsaturi, facendo anche attenzione al rapporto tra acidi grassi omega-6 e omega-3. Sebbene anche i grassi siano utili per aumentare l’apporto calorico generale e migliorare la palatabilità dei cibi, è bene non esagerare e mantenersi tra 0,8 e 1,5 gr per kg di peso corporeo.

In conclusione, una strategia nutrizionale volta ad ottimizzare la crescita muscolare deve essere una dieta ricca, sana, ben bilanciata, con un buon apporto di carboidrati e proteine ed un adeguato apporto di grassi.

cosa mangiare per massa muscolare
Un piatto bilanciato

Gli errori da evitare per mettere massa muscolare

Esaminiamo quali sono gli errori più comuni:

1. Mangiare troppo poco

In particolare mangiare pochi carboidrati per paura di ingrassare. Come abbiamo visto i carboidrati sono il carburante principale per la crescita di massa muscolare. 

2. Mangiare poche proteine

A volte l’apporto calorico è adeguato ma può accadere che la dieta sia troppo sbilanciata a favore dei carboidrati e/o dei grassi, portando ad una insufficienza amminoacidica. In questo contesto l’organismo non riesce a costruire nuovo muscolo perché mancano i mattoni fondamentali.

3. Mangiare troppo

Dall’altro versante a volte si esagera. L’aumento calorico non deve essere eccessivo: il muscolo cresce molto lentamente, si rischia di finire per accumulare più grasso che altro e di peggiorare la propria sensibilità insulinica. Inoltre spesso per aumentare facilmente le calorie si finisce per mangiare cibi poco sani, con un ulteriore peggioramento dello stato di salute. 

4. Iniziare una fase di aumento di massa muscolare quando si ha troppa massa grassa.

Da quanto abbiamo detto finora è ormai facile dedurre come non sia una grande strategia puntare sull’aumento di massa muscolare quando si è in sovrappeso o si ha un’eccessiva quantità di massa grassa. Magari si guadagnerà anche altro muscolo ma si finirà inevitabilmente per peggiorare la propria condizione di partenza. Generalmente, sebbene non ci sia universale accordo su questo, si sconsiglia di intraprendere un percorso finalizzato al puro aumento di massa muscolare quando si ha una massa grassa maggiore del 20% per l’uomo e del 25% per la donna.

cosa mangiare per massa muscolare
Il Pacco di NutriBees

Contatti

Questi sono i contatti del Dott. Lorenzo Ambrosini per chi fosse interessato a ricevere un suo consulto:

Dott. Lorenzo Ambrosini

Biologo Nutrizionista

HERAKLES Nutrizione clinica e sportiva

info@nutrizione-herakles.it

facebook.com/nutrizionistasportsanbenedetto


Health & Wellness, Lifestyle

Mal di stomaco: cosa mangiare? I consigli di un esperto

Oggi la redazione di NutriBees ha chiesto alla Biologa Nutrizionista e Life Coach Leslye Pario di dare qualche consiglio su un problema molto comune a tutti. Che cosa mangiare quando si ha mal di stomaco? Quale dieta seguire? Scopriamo cosa ci ha detto e quale tipo di alimentazione è più corretta in questi casi.

Nutribees ogni settimana offre più di 40 ricette sane e bilanciate secondo la regola del piatto sano e della dieta mediterranea. Se hai intolleranze oppure obiettivi particolari per la tua alimentazione, compila il test nutrizionale gratuito e ti verranno consigliati i piatti più adatti alle tue esigenze.

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Mal di stomaco: i disturbi più comuni

I disturbi gastrici più frequenti sono:

– la gastrite: una infiammazione della mucosa e si suddivide in acuta e cronica fino a trasformarsi in atrofica con perdita della funzionalità della mucosa stessa.
Il sintomo più comune è un dolore addominale superiore, ma anche nausea e vomito, gonfiore, bruciore e scarso appetito.

mal di stomaco
Il dolore addominale può essere la causa di tantissime patologie

– il reflusso gastroesofageo: una condizione che si verifica quando il succo acido gastrico dello stomaco entra in contatto con l’esofago provocando bruciore, dolore retrosternale, tosse, raucedine e anche sintomi di costrizione al torace simili a quelli di un attacco cardiaco. Il succo acido gastrico è importante per la digestione e per la protezione dai batteri, e fisiologicamente entra in contatto con l’esofago.

– l’ernia iatale: patologia molto diffusa che dipende dalla risalita di una porzione dello stomaco dall’addome al torace attraverso lo iato diaframmatico. Può essere asintomatica o dare gli stessi sintomi del reflusso o della gastrite.

mal di stomaco

– la dispepsia: che è un’alterazione delle funzioni digestive, detta anche cattiva digestione caratterizzata da un vasto quadro di sintomi che vanno dal gonfiore addominali, all’acidità gastrica, nausea, vomito e eruttazione che può essere una conseguenza di tutti gli altri sintomi.

Comunemente, tutti questi disturbi vengono denominati in “mal di stomaco”.

Bisogna anche fare una distinzione tra la fase acuta e la fase dormiente del disturbo: in fase acuta è importante adottare strategie più mirate ed efficaci e nella fase asintomatica si cerca di non far “risvegliare” il dolore.

Quello che consiglio in casi di fase acuta è di evitare completamente gli alimenti che vi elencherò di seguito. In caso di fase asintomatica (quando non hai il dolore) puoi inserirli in modiche quantità cercando di ascoltare il tuo corpo.
Infatti non è detto che se alla tua amica che soffre di mal di stomaco facciano male le arance la stessa cosa valga per te. 

Fattori di rischio per il mal di stomaco sono:

  • farmaci antinfiammatori, antibiotici, cortisonici, antidolorifici
  • fumo 
  • alcool
  • sovrappeso
  • sedentarietà (stare seduti alla scrivania subito dopo il pasto non facilita il processo digestivo)
  • stress psico-fisico
  • disturbi ormonali e sindrome premestruale 
  • cattiva respirazione
  • temperatura esterna troppo fredda
  • caffè
  • alimenti acidi, sottaceti, sottoli, cibi salati e affumicati, cibi piccanti, cioccolato
  • alimenti troppo caldi o troppo freddi e liquidi, come minestroni bollenti e minestrine per cena sono sconsigliati 
  • fritti, alimenti arrostiti e troppo grassi sono da evitare perché di difficile digestione
  • dolci grassi e con il burro, cioccolato
  • frutta acida come arance, limoni, ananas, verdura come i pomodori 
  • bevande gassate e zuccherate

Come potete ben capire sono diversi i fattori che giocano un ruolo importante sul mal di stomaco e per questo è importante considerare un miglioramento di vita a 360° come trovi scritto nel libro NO DIETA CON CALMA (Anima Edizioni).

Alcuni miglioramenti in alimentazione:

  • frutta e verdura cotta al vapore, bollita, leggermente stufata padella;
  • olio extra vergine di oliva;
  • cereali integrali messi in ammollo prima di cuocerli per aumentarne la digeribilità e pane lievitato con pasta madre;
  • pasti semplici il più possibile senza mischiare troppi alimenti;
  • masticare bene, lentamente, con porzioni piccole: poco e spesso;
  • bere lontano dai pasti e soltanto se mangi qualcosa di freddo aggiungi acqua calda o una tisana che aiuta a distendere la muscolatura contratta, (non bollente);
  • usa un’acqua ad alto contenuto di bicarbonato;

Migliora il tuo stile di vita

  • dopo il pasto fai una breve passeggiata o dedicati ad attività creative o fai un esercizio di respirazione;
  • metti un cuscino in più per sollevare il capo a letto e dormi sul lato sinistro;
  • smetti di fumare;
  • dimagrisci se in sovrappeso;
  • indossa abiti larghi che non comprimano il diaframma: pantaloni, cinture, reggiseni stretti;
  • riduci lo stress e rilassati: imparare tecniche di respirazione, disconnettiti dai social almeno 1 giorno alla settimana;
  • passeggia nella natura, esprimi la tua creatività, coltiva relazioni positive, lascia andare le preoccupazioni che fai fatica a “digerire”;
mal di stomaco

Contro il mal di stomaco esistono inoltre alcuni rimendi naturali, che possono essere di supporto. Un esempio sono dei probiotici specifici, aloe, tisane, erbe aromatiche digestive come rosmarino o spezie come coriandolo, cumino, cardamomo.

Fai attenzione! Nel momento in cui il mal di stomaco migliora si inizia di nuovo ad introdurre cibo o abitudini NO, è possibile infatti che i sintomi ricompaiano. La soluzione migliore è sperimentare e sostenere uno stile di vita sempre sano e corretto.

Questi sono i contatti della Dott.ssa Pario 

www.leslyepario.com

leslye@leslyepario.com

Health & Wellness

I migliori nutrizionisti di Firenze

firenze

Vi presentiamo alcuni tra i migliori nutrizionisti di Firenze

Dopo aver trattato in precedenza alcune tra le maggiori città italiane tra cui le più recenti Genova e Napoli, oggi andiamo a conoscere alcuni tra i migliori nutrizionisti di Firenze del 2019. Lavorando a contatto con molti professionisti del mondo della nutrizione ormai da un anno ci sentiamo di potervi aiutare a scoprire alcuni tra i professionisti nel capoluogo toscano a cui rivolgervi per ottenere un consulto e iniziare a seguire un percorso verso una sana alimentazione perdendo, ma non necessariamente, qualche chilo. Se prima di addentrarvi nei nomi e cognomi dei migliori nutrizionisti della città gigliata voleste avere un primo feedback sulla vostra alimentazione potrete utilizzare il nostro test nutrizionale online che vi darà in tempo reale alcune dritte e vi guiderà nella scelta dei piatti per voi migliori nel caso voleste usufruire del nostro servizio di piatti healthy a domicilio attivo anche nella città fiorentina.

Firenze, come del resto tutta la nostra penisola, offre tentazioni culinarie di primo piano (citiamo tra le tante specialità ovviamente la fiorentina e tra i migliori ristoranti sicuramente la famosissima Enoteca Pinchiorri ) quindi trovare un professionista che sia in grado di seguirvi nel migliore dei modi senza imporvi metodi drastici è assolutamente fondamentale.
Doverosa premessa è dire che in questo articolo parleremo solo dei migliori Nutrizionisti di Firenze e non di dietisti e dietologi (abbiamo già parlato delle differenze tra nutrizionista, dietologo e dietista in un precedente articolo).

Bando alle chiacchiere ecco alcuni nomi tra i migliori nutrizionisti di Firenze.

Ovviamente non possiamo definire i “migliori” professionisti in città, ma per ora abbiamo deciso di lasciarvi con i 3 nomi che più di altri ci hanno colpito nella città.

  • Come primo nome citiamo la Nutrizionista Maddalena Cipriani che pur non collaborando direttamente con il nostro servizio risulta tra le più gettonate del capoluogo toscano. La Dottoressa Cipriani riceve a Firenze in Via Ser Ventura Monachi 26 e a San Casciano in Viale Corsini 9 . La Dottoressa si distingue per accuratezza nella visita e per l’approfondimento che fa sul paziente consigliando, come riporta sul suo sito, di portare con se alla prima visita gli ultimi esami del sangue, delle urine, diagnostici e di eventuali terapie farmacologiche in corso.
  • Come seconda nutrizionista di Firenze inseriamo la dottoressa Elettra Terziani che visita sia città in Via Lungarno Colombo 8 sia in Versilia e più precisamente a Cinquale. Visitando il sito della nutrizionista Terziani potrete reperire maggiori informazioni  per farvi seguire nel migliore dei modi nel vostro percorso.
  • Come terzo nome ma senza voler fare classifiche, ci sentiamo di citare la nutrizionista Maria De Santis che è l’unica delle 3 qui presenti affiliata al nostro servizio di healthy food delivery e con cui è possibile prenotare un appuntamento anche tramite il nostro modulo di richiesta consulto. La dottoressa De Santis riceve in Via Erbosa 30/B – San Donnino : potete scoprire di più su di lei e sul suo lavoro visitando il suo sito internet www.nutrizioneedieta.com .

Speriamo che questo articolo possa esservi servito d’aiuto. Continuate a seguire il nostro blog per curiosità e supporto in ambito nutrizionale e provate il nostro servizio di food delivery nel caso vogliate mangiare bene avendo più tempo per voi.

Health & Wellness, Lifestyle

Dieta per palestra: cosa mangiare per ottenere risultati?

dieta per palestra


È sempre più riconosciuto che l’alimentazione ricopre un ruolo cruciale nel fitness.

Non importa quanto ci si allena se si continua a mangiare male: difficilmente i risultati arriveranno seguendo una cattiva alimentazione, perciò è cruciale capire (in base ai propri obiettivi e alle proprie esigenze nutrizionali) quale sia la migliore dieta per palestra.

Secondo gli esperti una corretta alimentazione conta per circa il 70% nel raggiungimento del risultato per chi va in palestra.
Inolte per ottenere risultati, è importante abbinare alla dieta un minimo di 150 minuti di attività fisica a settimana.

dieta per palestra

Alimentazione: qualche consiglio

Prima di tutto riconosciamo l’importanza delle proteine, la cui assunzione è fondamentale. Ma attenti ad esagerare: è importante mangiare un po’ di tutto per bilanciare i diversi nutrienti e fornire all’organismo tutto quello di cui ha bisogno.

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Ai fini di una corretta alimentazione ogni tipo di esagerazione è da evitare assolutamente.
In generale vanno accompagnati alle proteine cereali a basso indice glicemico come riso o farro che aiutano il corretto funzionamento dei muscoli, i legumi, la frutta, le verdure.
Tra le proteine cercate di preferire le proteine “buone” come carne bianca o pesce e limitare i consumi di carne rossa e insaccati.

dieta per palestra
Cerca di seguire un’alimentazione pulita

Obiettivi e alimentazione mirata

I consigli più dettagliati, invece, variano in base al tipo di allenamento e dunque all’obiettivo prescelto.
Una dieta per palestra dimagrante sarà associata ad un allenamento cardio e dunque avrà delle “regole” da seguire al fine di perdere peso:

  • consumare pochi carboidrati e meglio se a basso indice glicemico (come il riso)
  • mangiare molta frutta e verdura
  • mangiare circa un’ora dopo l’allenamento
  • introdurre (se già non lo si fa) due spuntini a metà mattina e pomeriggio per stimolare il metabolismo.

Una dieta per palestra per aumentare la massa muscolare o tonificare si basa invece su altri principi:

  • Fare circa sei pasti al giorno
  • Iniziare con una colazione molto ricca di proteine
  • Assumere circa 2g di proteine per kg di massa corporea, preferendo carne bianca e pesce

In entrambi i casi si consiglia di bere molta acqua al giorno per reintegrare i liquidi persi.
Inoltre ci sono dei cibi e delle abitudini da evitare:

  • bevande gassate e zuccherate (un bicchiere di coca cola è uguale a 10 bustine di zucchero, assolutamente da evitare!)
  • cioccolato e caramelle (il cioccolato fondente in piccole dosi va bene)
  • troppo sale: aumenta il senso di gonfiore

Per chi non avesse tempo di cucinare e di pensare ad una dieta giornalmente, c’è NutriBees.

dieta per palestra
Straccetti di pollo con fagiolini, olive e pomodori al forno

Consegniamo settimanalmente pasti sani e bilanciati pensati in base alle abitudini individuali, ideali per chi non ha tempo e vuole stare in forma. Un plus del servizio è la possibilità di compilare un test nutrizionale gratuito con tutte le informazioni, possibili intolleranze e obiettivi del cliente: ciò ci permetterà di consigliare i piatti più adatti all’esigenza di ogni singola persona.

Health & Wellness

Dieta per Anziani: migliori alimenti e cibi da evitare

Consigli alimentari per seguire una dieta sana anche in età avanzata

Molto spesso leggiamo articoli riguardo cosa mangiare per mantenerci in forma, aumentare la massa muscolare o raggiungere uno specifico obiettivo. I consigli che leggiamo spesso non fanno distinzione nè di sesso, nè di età ne di condizione fisica di partenza.

L’età ovviamente è uno dei fattori che impatta più profondamente il risultato che ha sul nostro corpo mangiare alcuni cibi piuttosto di altri: infatti un cibo che può farci bene ed aiutarci in età precoce può essere assolutamente dannoso in una dieta per anziani.

Per questo motivo con questo articolo vogliamo aiutarvi a capire quali sono gli alimenti ideali da inserire in una dieta per anziani in modo da mantenersi giovani e pimpanti anche superata una certa età. Piccola premessa: questo articolo non si rivolge a persone con specifiche patologie e condizioni di salute non ottimali. In ogni caso questo articolo non sostituisce la visita con un professionista dell’alimentazione ma vuole comunque dare alcuni consigli rapidi sui cibi migliori da consumare e quelli che magari è meglio evitare.

Sembra stupido ribadirlo ma innanzitutto vorremmo sottolineare come il problema principale che si riscontra parlando di alimentazione per anziani è quello della malnutrizione : moltissimi anziani, spesso soli e poco assistiti dai familiari, soffrono di questo problema per cause differenti che vanno dalla perdita di appetito, alla perdita di voglia o incapacità di cucinare a questioni prettamente economiche. Il nostro servizio di consegna a domicilio di pasti pronti può in questo senso risolvere almeno uno di questi 3 problemi (in realtà anche quello del gusto visto che il sapore è sicuramente uno dei punti di forza dei nostri pasti pronti) portando in tutta Italia pasti.

Per quanto riguarda l’assunzione di calorie se è vero che facendo meno attività fisica è opportuno ridurre le kcal assunte, d’altra parte è importante non sbilanciarsi troppo dall’altro lato andando a soffrire poi di eccessiva magrezza. Per darvi dei parametri di riferimento,  Fondazione Veronesi, consiglia alla donna di assumere tra le 1600-1900 calorie tra 60 e 74 anni e tra le 1500-1750 dopo i 75 anni mentre all’uomo di assumere 1900-2250 calorie tra 60 e 74 anni e tra le 1700-1950 dopo i 75 anni.

I nutrienti che bisogna fare attenzione ad assumere per rispettare una buona dieta per anziani sono le proteine (che mantengono la massa muscolare), le fibre (per il mantenimento delle corrette funzioni intestinali), gli antiossidanti e le vitamine E, B12, B6 C, D,  il calcio e l’acido folico. Troppo difficile capire cosa mangiare? Passiamo agli alimenti. In realtà la dieta dell’anziano in questo senso non si differenzia molto da quella della persona sana di mezza età in quanto il poco e vario rimane un principio consolidato.

Per quanto riguarda le proteine si deve prediligere la loro assunzione tramite carne bianca, pesce (preferire il pesce azzurro), legumi, uova e latte. Per i grassi parliamo invece di olio extravergine di oliva e frutta secca limitando salumi e carne rossa. Per i carboidrati scontato dire che sarebbe meglio consumarli integrali. Completano il quadro abbondanti quantità di acqua (specialmente nelle stagioni estive) frutta e verdura.

Cosa invece evitare? Come detto sopra sono da evitare in sana dieta per anziani sicuramente i piatti ricchi di zuccheri e sale e in generale effettuare pasti eccessivamente pesanti che possono mettere in difficoltà un corpo già fragile e che mal potrebbe sopportare troppe pietanze tutte insieme specialmente per il pasto serale.

Se vi fosse piaciuto questo articolo continuate a leggere il nostro blog o visitate il nostro sito per scoprire il nostro servizio di healthy food delivery