Endometriosi: i cibi per contrastarla
Nonostante le poche informazioni disponibili riguardo a questa patologia ginecologica, l’endometriosi è sempre più diffusa. Secondo l’ultimo aggiornamento fornito dal Ministero Della Salute, solo in Italia, ne soffrono circa 3 milioni di donne (per lo più in età riproduttiva).
Ma vediamo più nel dettaglio di che cosa si tratta.
Cos’è l’endometriosi?
È una malattia femminile cronica che, come detto, colpisce prevalentemente le donne in età fertile (tra i 25 e i 34 anni).
Il nome deriva da endometrio, il tessuto che riveste l’interno dell’utero e che ogni mese si sfalda sotto forma di ciclo mestruale. Nelle donne colpite da endometriosi, il tessuto endometriale si sviluppa al di fuori dell’utero, in altre aree del corpo. Tali formazioni causano dolore di varia intensità e, nei casi più gravi, sterilità.
Indubbiamente si tratta di una condizione che ha forti impatti sulla salute fisica e psicologica della donna, soprattutto se consideriamo che le cause sono ancora sconosciute e non esiste una cura definitiva ed efficace.
Esiste una dieta per combattere l’endometriosi?
Studi dimostrano che esiste una relazione tra dieta ed endometriosi. È stato riscontrato, infatti, che alcuni alimenti riescono a potenziare le difese immunitarie per contrastare la patologia.
Parlare quindi di dieta per l’endometriosi significa scegliere un regime alimentare che contribuirà in maniera determinante alla riduzione dei dolori dell’infiammazione.
Quali sono i cibi da aumentare o introdurre?
Le donne che seguono una dieta ricca di frutta, verdura e povera di carni rosse e grassi saturi hanno un rischio più basso di sviluppare l’endometriosi, come provano una serie di analisi.
Si consiglia dunque di aumentare il consumo di fibre e legumi, dato che diminuiscono l’infiammazione addominale, aiutano la digestione e il funzionamento dell’intestino e riducono gli estrogeni.
Prediligere alimenti di origine vegetali e carni magre.
Si consiglia inoltre di aumentare il consumo di grassi omega-3, presenti in pesci come salmone e sgombro, prediligendoli alle carni rosse.
Anche il calcio e la vitamina D si rivelano due ottimi alleati. Essi evitano la demineralizzazione ossea provocata da alcune terapie per l’endometriosi.
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Cosa dovremmo evitare?
È bene ricordare che l’endometriosi si nutre di estrogeni, ormoni già prodotti naturalmente dal nostro corpo. Eliminando i cibi carichi di questi componenti non solo evitiamo di assumerne altri ma riduciamo l’infiammazione, e quindi la produzione endogena degli stessi.
Andrebbero quindi limitati tutti gli alimenti che favoriscono l’infiammazione: caffè, alcolici, dolci confezionati e le erbe come il Ginseng, che potrebbero contrastare gli effetti dei farmaci.
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Ovviamente è importante segnalare che la risposta dell’organismo a determinati tipi di alimenti è soggettiva e varia da donna a donna. Pertanto è sempre bene farsi aiutare da un professionista della nutrizione, che elaborerà un piano nutrizionale specifico e personalizzato.
Qui puoi trovare altri spunti e consigli su una “dieta anti-endometriosi” personalizzata.
Che bello quando il cibo diventa un nostro gustoso alleato!