E252: cos’è, a cosa serve ed eventuali rischi
Come dobbiamo interpretare quando leggiamo E252 su un’etichetta
Specialmente negli ultimi tempi gli acquirenti sono sempre più interessati a comprendere meglio quali sono gli ingredienti dei cibi che consumano ogni giorno, per loro e la loro famiglia. In quest’ottica la legislazione sta continuando a promuovere nuove regolamentazioni che rendano più trasparenti possibili le etichette andando a riportare esattamente tutti i componenti: sia in ottica di rendere leggibili chiaramente gli allergeni sia per responsabilizzare produttori e consumatori.
In quest’ottica, oggi andremo a capire cosa dobbiamo pensare quando leggiamo E252 su un’etichetta.
L’E252 è la sigla del nitrato di potassio che visivamente si presenta come una polvere bianca che viene utilizzata per mantenere il colore degli alimenti. Il nitrato di potassio è solitamente utilizzato in prodotti come salumi, formaggi e carne. L’E252 è di fatto un additivo alimentare come l’E202 di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.
Di per se gli additivi alimentari non presentano grandi controindicazioni per il nostro organismo e servono principalmente per aumentare la conservazione degli alimenti o mantenerne intatte le proprietà visive.
Allo stesso modo il nitrato di potassio di per se non presenta gravi problematiche per il nostro organismo ma può avere alcune controindicazioni quando il prodotto viene sottoposto a lavorazioni o processi come ad esempio il riscaldamento.
Di conseguenza, anche se la stragrande maggioranza di additivi non presenta problematiche alla salute, è bene far attenzione al consumo di nitriti e nitrati di potassio come consigliato da questo interessante articolo di AIRC. Il consumo eccessivo di questi additivi può infatti condurre ad un aumento dell’incidenza di alcuni tumori come quelli gastrici e esofagei. E’ quindi consigliabile preferire elementi freschi e non conservati con questo tipo di additivi come l’E252 favorendo il consumo inoltre di frutta e verdura fresche che contengono vitamine e antiossidanti che sono considerati inibitori della formazione delle nitrosammine.