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Si parla di cibo sano ai bambini?

Scritto da Giulia di Nutribees | Oct 11, 2024 9:00:00 AM

Per mangiare bene è necessario sviluppare un approccio emotivo tranquillo quando si è seduti a tavola. 

Prendendo come riferimento l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, i disturbi del comportamento alimentare e la selettività alimentare nei bambini sono in grande aumento. 

Per favorire una vita salutare in età adulta bisogna partire dall’infanzia. Infatti, consolidare sin da bambini una buona educazione a tavola permette di diventare adulti che non inciamperanno da una dieta all’altra, senza sapersi autoregolare. 

Oggi è facile recuperare le informazioni giuste online su come alimentarsi in maniera sana e bilanciata. Il web dà piramidi alimentari, suggerisce di consumare meno carne e più cibi vegetali, prediligere gli zuccheri complessi, ideare un menù settimanale variegato e completo. 

Però, mangiare bene non significa solamente attenersi alle linee guida ma anche sviluppare una buona accettazione verso il cibo che viene proposto. I genitori riconoscono cosa fa bene ai loro figli, ma molte volte hanno di fronte rifiuti e forse, mossi da intenzioni positive e dalla preoccupazione di non far rimanere a digiuno il bambino, trasmettono un atteggiamento negativo nei confronti del cibo. 

Chi mangia bene è chi è sereno davanti al piatto che viene proposto e che accetta varietà di alimenti diversi, non chi non mangia mai dolci. 

I genitori devono stare attenti alla componente emotiva quando parlano di cibo. Frequentemente è in casa che i bambini sentono le prime categorizzazioni in “cibo sano” e “cibo non sano” o “cibo buono” e “cibo non buono”. 

Potrebbe apparire come una distinzione innocua, ma al contrario categorizzare gli alimenti ed eliminarne alcuni può scaturire sensi di colpa, perché ai bambini i cibi più golosi piacciono!

La verità è che ogni alimento va bene ed è degno di essere mangiato. 

Senz’altro a livello nutrizionale non tutti i cibi sono uguali ma questo significa solo che quelli meno necessari per il nostro corpo dovranno essere mangiati non così spesso. 

Quindi, qual è il ruolo del genitore? 

  • L’obiettivo del genitore non deve essere quello di far mangiare al bambino quanto più cibo possibile, ma incoraggiare il suo percorso di conoscenza;
  • Al fine di avere un ambiente che aiuti la scoperta di cibi sempre differenti, è fondamentale che a tavola ci sia un clima tranquillo;
  • È indispensabile che i segnali comunicativi del bambini, sia quelli verbali che non, siano colti e interpretati nella maniera corretta.