La riscoperta di antichi sapori
Perché oggi c’è un recupero dei sapori antichi?
Se parliamo di cucina genuina, l’associazione con la cucina dei primi del Novecento è d’obbligo. Infatti, semplicità e genuinità sono le parole chiave per indicare l’epoca in cui al centro della quotidianità c’era la terra e i suoi prodotti.
In quel periodo storico, i piatti venivano preparati con ingredienti freschi e di stagione, provenienti dall’orto di casa o dai mercati locali. Questa cucina tradizionale utilizzava tecniche culinarie per esaltare i sapori naturali degli alimenti, senza l’utilizzo di condimenti o additivi.
Allo stesso modo, noi di Nutribees ogni giorno realizziamo piatti con ingredienti freschi, rispettando il più possibile la stagionalità dei prodotti. I nostri piatti vengono cucinati senza l’aggiunta di additivi e poi posti in atmosfera protettiva. Questo processo permette di prolungare la durata di conservazione dei piatti e consumarli come appena preparati.
Riprendendo le fila della cucina del passato, la dieta della maggior parte della popolazione era strettamente legata ai ritmi delle stagioni e alla disponibilità locale di ingredienti. Gli eventi storici hanno imposto restrizioni e razionamenti alimentari, di conseguenza le famiglie si sono dovute ingegnare per essere creative nella preparazione dei pasti con ciò che avevano a disposizione.
Il panorama culinario si è arricchito di ingredienti autoctoni e prodotti provenienti da altri Paesi e, allo stesso tempo, si sono sviluppate modalità di cottura e di preparazione che hanno ridefinito il concetto di cucina.
Motivazioni e benefici
Dietro all’interesse per gli antichi sapori e le tradizioni gastronomiche del passato si cela il desiderio comunitario di riconnettersi alle radici culturali e storiche. Però, questo interesse non è mosso esclusivamente da un sentimento nostalgico, al contrario si basa su una riconsiderazione dei modelli di consumo contemporanei e dei loro impatti sul benessere individuale e sull’ecosistema.
La valorizzazione di varietà autoctone e di alimenti vegetali meno conosciuti contribuisce a una alimentazione varia e bilanciata e sviluppa pratiche agricole più sostenibili, attente alla biodiversità e al rispetto dei cicli naturali. In questo panorama, il recupero delle ricette antiche rappresenta un’azione di resistenza contro l’omologazione del gusto, sponsorizzando un approccio al cibo che è contemporaneamente innovativo e custode della memoria storica.
Inoltre, l’attenzione verso gli antichi sapori e le preparazioni tradizionali si posiziona all’interno della sfera legata al benessere fisico e mentale. Infatti, le ricette antiche si basano sull’uso equilibrato di cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione: alimenti fondamentali per una dieta salutare.
Allo stesso tempo, si adatta all’interesse nei confronti degli sprechi alimentari e della riduzione dell’impronta ecologica della produzione alimentare. La pratica di valorizzare gli scarti dell’industria alimentare si traduce in un utilizzo più consapevole e rispettoso delle risorse alimentari.
Rispetto agli antichi sapori, la cucina contemporanea è caratterizzata da una maggiore globalizzazione dei gusti e degli ingredienti. L’accesso a prodotti proveniente da tutto il mondo è ormai illimitato, indipendentemente dalla stagionalità. Con l’avvento delle nuove tecnologie le tecniche culinarie e le possibilità creative in cucina si sono ampliate. Oggi l’esperienza gastronomica si basa anche sulla presentazione dei piatti con un’enfasi sull’estetica.