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Cosa vuol dire sentirsi davvero sazi?

Scritto da Giulia di Nutribees | Aug 16, 2024 8:30:00 AM

Per un approccio ideale al cibo uno dei mezzi di controllo di cui disponiamo è uno strumento di autoregolazione, ossia la capacità innata di dire “sono sazio”. 

Seguendo questo, non sarebbe più necessario ricorrere alle limitazioni esterne. Se riuscissimo a recuperare questo strumento avremmo in pugno la nostra alimentazione e saremmo in grado di gestire ogni situazione, qualsiasi essa sia, assecondando quello che dice il nostro stesso corpo. 

Però, la sazietà è qualcosa che frequentemente facciamo fatica a percepire e che tendiamo a confondere con la pienezza fino ad attendere che diventi una sensazione fastidiosa. È indispensabile comprendere cosa significa per ognuno di noi la sazietà. 

Per poter definire la sazietà è necessario prendere in considerazione alcuni elementi: 

  • Ormoni: ogni nutriente è capace di stimolare un determinato ormone che viene coinvolto nella sazietà
  • Composizione del pasto: per ottenere una sazietà completa è necessario consumare un pasto completo, ossia comprensivo di carboidrati, proteine, fibre, grassi e acqua. Se il pasto è sbilanciato quindi non contiene tutti i nutrienti percepiremmo solo la pienezza

Spesso, si associa il senso di sazietà con quello di pienezza. Questo è dovuto al fatto che siamo abituati ad avvertire sia la fame che la sazietà solo quando si arriva ad una situazione estrema e quando il limite è fisico e non più ignorabile. 

Nell’arco della giornata, in base all’abbondanza dei pasti, possiamo testare una differente gamma di sfumature di sazietà. Le sfumature più lievi sono quelle a cui dovremmo prestare maggiore attenzione mentre quelle più estreme dovrebbero essere meno comuni. 

La sazietà può diventare fastidiosa quando lo stomaco crea una sensazione di dolore e malessere, questo potrebbe anche generare dei sensi di colpa: quello che fa la differenza è comprendere se il senso di colpa è legato al non rispetto del proprio corpo o al fatto di aver “rovinato tutto” rispetto alle proprie regole dietetiche personali. 

Dal punto di vista nutrizionale è possibile imparare a spostare l’attenzione dalla sensazione negativa causata dal senso di colpa dopo aver consumato il pasto, all’esercitarsi nell’attuare scelte che pongono la cura di sé al primo posto.