Dieta Plant based: cos’è e come funziona?

Che cosa si intende con il termine plant based?

La traduzione letterale di plant based è “a base di piante”, “che si basa sulle piante”: parliamo quindi di una dieta prevalentemente vegetale ma non solo.

Stabilire una volta per tutte che cosa si intenda con plant based sembra essere un compito particolarmente difficile: in tanti danno interpretazioni diverse alla sopraccitata dieta, rendendo così difficile fornire una definizione unica.

Non solo vegetali

Chi segue una dieta plant based non consuma solo alimenti vegetali. È corretto dire che si tratti di una filosofia alimentare che si impegna principalmente a rispettare i ritmi e i tempi della terra. Pone al centro la tutela della biodiversità e la valorizzazione delle tradizioni e del territorio. È orientata consapevolmente verso una produzione alimentare su piccola scala e senza passaggi industriali, al fine di preservare l’integrità degli ecosistemi.

Aderiscono a questa filosofia tutte quelle persone che hanno orientato le proprie abitudini alimentari verso il verde, limitando la carne magari ad una sola volta a settimana rispetto alle varie volte di prima, a ridurre gli insaccati, a mangiare pesce sostenibile e a non vietarsi, almeno per il momento, i prodotti di derivazione animale come i latticini e le uova purché di provenienza sicura.

Plant based è quindi un termine gentile, non drastico, che differisce dal veganismo (soprattutto dalla sua variante più estrema).

La dieta plant based non prevede il solo consumo di vegetali.
La dieta plant based non si limita al solo consumo di vegetali.

La dieta plant based non comprende prodotti lavorati industrialmente: dunque vengono eliminati tutti quei cibi raffinati che possono contenere, ad esempio, conservanti e coloranti… Allo stesso modo non esclude del tutto l’assunzione di carne e pesce ma, come detto prima, la limita molto in un’ottica di maggior salute.

Chi aderisce al plant based?

Riguarda in genere un consumatore attento e consapevole, le cui scelte sono influenzate da fattori come la tracciabilità dei circuiti di distribuzione.

Sperimentare nuovi prodotti e piatti in un'ottica più salutare: tra i vantaggi del plant based.
Creatività e un’alimentazione più salutare

L’etica gioca poi un ruolo fondamentale anche se, a differenza del veganismo, non è la questione principale.

Essa, infatti, non parte da questioni etiche, ma salutari e fonda la sua alimentazione su prodotti naturali e grezzi, non raffinati o lavorati industrialmente. È uno stile che implica reali benefici per la salute e la longevità.

Pro e contro di una dieta plant based

Uno dei problemi principali della dieta plant based potrebbe essere il corretto apporto di amminoacidi essenziali, quelli che l’organismo non è in grado di sintetizzare da solo.  Questa mancanza può essere ovviata introducendo le proteine vegetali ai cereali per garantirne l’assorbimento. Integrando cereali e legumi, infatti, si raggiunge un complesso proteico ben equilibrato in grado di coprire il fabbisogno di aminoacidi essenziali. Inoltre è consigliabile scegliere le verdure con il più alto apporto proteico e aumentare la quantità rispetto alle dosi consigliate a chi segue una dieta onnivora.

Verdure, soprattutto quelle col più alto apporto proteico, sono essenziali.
Le verdure sono essenziali in una dieta plant based.