Dieta per celiaci: cosa mangiare
Oggi la redazione di NutriBees ha chiesto alla Dietista Elisa Strona di dare qualche consiglio su cosa mangiare e quale dieta per celiaci seguire nel caso in cui si soffrisse di celiachia. Scopriamo cosa ci ha detto e quale tipo di alimentazione è più corretta in questi casi.
La dieta di un soggetto celiaco deve seguire, come per il soggetto non celiaco, le indicazioni che troviamo sulla piramide alimentare italiana. Alla base, ovvero gli alimenti da consumare in quantità e frequenze maggiori, ci sono i cereali, frutta e verdura. In cima troviamo invece i dolci, le carni rosse e quelle trasformate (i salumi).
Ovviamente il soggetto celiaco deve escludere completamente il glutine, cosa non sempre facile in quanto i cereali non permessi ai celiaci si ritrovano in molti prodotti alimentari, e ci può inoltre essere il rischio di contaminazione nei processi di lavorazione dell’industria alimentare.
Per questo motivo l’Associazione Italiana Celiachia ha suddiviso gli alimenti in tre categorie:
- Alimenti permessi: si possono consumare liberamente in quanto naturalmente senza glutine non a rischio per i celiaci. Questi prodotti non li troviamo nel prontuario AiC degli alimenti in quanto sono senza glutine sempre. Troviamo quindi in questa categoria frutta e verdura tal quale, latte e formaggi, uova, carne e pesce non lavorati, legumi. Oltre ad alcuni cereali in chicchi, troviamo tra i prodotti non a rischio alimenti quali la passata, i prodotti in scatola come il tonno, i legumi, le olive.
- Alimenti a rischio: potrebbero contenere quantitativi di glutine > 20 ppm (limite massimo secondo la legislazione europea). Sono quegli alimenti dei quali dobbiamo studiare l’etichetta (deve comparire la dicitura “senza glutine” oppure la spiga barrata) o la sua presenza nel prontuario AiC degli alimenti.
- Alimenti vietati: contengono glutine, pertanto non idonei al soggetto celiaco.
Tanti sono i cereali o pseudocereali che sono naturalmente privi di glutine e che andrebbero riscoperti, limitando invece i prodotti preconfezionati e industriali. Ricordiamo però che sempre idonei solo se sono in chicchi, altrimenti deve esserci la scritta “senza glutine” o la spiga barrata in etichetta. Nel processo di macinatura infatti vi potrebbero essere contaminazioni da cereali vietati.
Abbiamo il riso, il mais, il grano saraceno (non lasciatevi ingannare dal nome, non è un tipo di grano), l’amaranto, il miglio, la quinoa, il sorgo, il teff, il fonio. Ognuno ha le sue proprietà nutrizionali pertanto sarebbe bene variare e provarli tutti.
Per consultare l’elenco completo: http://www.celiachia.it/dieta/Dieta.aspx
Dieta per celiaci per dimagrire
Dimagrire significa perdere massa grassa ed è un delicato equilibrio tra quante calorie entrano (ma anche quali) e quante escono.
Dovremmo quindi seguire le linee guida per una sana alimentazione italiana, che ha stilato un decalogo che riassumiamo qui:
- Controlla il peso e mantieniti sempre attivo: dovremmo fare 10.000 passi al giorno è l’obiettivo da raggiungere! Qualsiasi attività fisica è utile, anche la semplice camminata. Trovate sempre un’occasione per fare del movimento.
- Più cereali (senza glutine!), legumi, ortaggi e frutta. Ovviamente i cereali devono essere senza glutine, e per quanto possibile integrali. Vanno inseriti in ogni pasto, ma attenzione alle quantità. I legumi invece sono un’ottima alternativa alla carne, ricchi di ferro e calcio, privi di grassi e di colesterolo. Ortaggi e frutta devono essere preferibilmente di stagione e dei cinque colori della salute. Mentre sulla verdura non ci sono limiti, la quantità di frutta deve essere controllata (2 – 4 porzioni al giorno).
- Grassi: scegli la qualità e limita la quantità. I grassi sono fondamentali per numerose funzioni, tra le quali assorbire alcune vitamine chiamate liposolubili (A, D, E, K) pertanto non vanno assolutamente demonizzati. Ovviamente dobbiamo controllare le quantità (nella piramide vediamo 3 – 4 cucchiai di olio al giorno) e la qualità. Si consiglia di privilegiare l’olio extra vergine d’oliva, che è anche molto resistente al calore. Limitare i grassi saturi come l’olio di palma, di cocco e il burro.
- Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti. Gli zuccheri aggiunti andrebbero limitati, o comunque gradualmente ridotti. Le bibite zuccherate invece riservate giusto ai momenti di festa. Considerate che in media in una lattina da 330 ml di bibita ci sono l’equivalente di 6 cucchiaini di zucchero!
- Bevi ogni giorno acqua in abbondanza. Che sia naturale o gassata, l’importante è bere! Se quella del rubinetto vi piace come sapore, è ottima anche quella. Se non si hanno particolari problemi, non è necessario che sia con residuo fisso basso (ricordiamo che il residuo fisso è semplicemente la quantità di sali minerali contenuta nell’acqua).
- Il sale? Meglio poco. Ad eccezione di alcune patologie tiroidee, andrebbe sempre utilizzato il sale iodato. 5 grammi al giorno è la razione raccomandata. Difficile da quantificare, ma cerchiamo sempre di non esagerare.
- Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata. L’alcool di porta dietro 7 kcal per grammo, una quantità considerevole. Ed è da limitare quindi in caso di sovrappeso e trigliceridi alti.
- Varia spesso le tue scelte a tavola. Non eliminare nessun alimento (a parte il glutine si intende!) ma cerca di consumare diverse tipologie di cibi per assicurarti un corretto apporto di tutti i micro e macronutrienti.
- Consigli speciali per persone speciali: in questa sezione si parla di alcune situazioni fisiologiche come gravidanza e anziani.
- La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te: ovvero la sicurezza alimentare, che parte da una lettura critica delle etichette fino alla gestione a casa degli alimenti.
Celiachia: sintomi
La Malattia Celiaca (o Celiachia) è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti.
La celiachia è caratterizzata da un quadro clinico molto variabile, che va dalla diarrea profusa con conseguente marcato dimagrimento, a sintomi extra-intestinali, alla associazione con altre malattie autoimmuni (come il diabete di tipo 1, e ipotiroidismo).
A differenza delle allergie al grano, la celiachia e la dermatite erpetiforme non sono indotte dal contatto epidermico con il glutine, ma esclusivamente dalla sua ingestione.
Individuiamo quindi alcuni sintomi chiamati “tipici” come i dolori addominali, la diarrea, le afte in bocca, scarso appetito, addome globoso, arresto della crescita nei bambini e perdita di peso.
L’organo bersaglio è l’intestino tenue, ma a cascata colpisce più organi ed apparati. Infatti tra i sintomi atipici troviamo l’anemia, bassa statura, dolori ossei, problemi ginecologici (aborti spontanei ricorrenti), ipoplasia dello smalto dei denti, dolori addominali ricorrenti, alopecia (perdita di capelli), astenia, ipertransaminasemia (enzimi epatici molto elevati).
Ecco perché non dobbiamo sottovalutare alcuni sintomi e segnali del nostro organismo.
Un semplice esame del sangue può individuare due specifici anticorpi indici di possibile celiachia. Se questi risultano positivi, per avere la diagnosi vera e propria ci si deve sottoporre alla gastroscopia.
Ricordiamo che non esistono “gradi” di celiachia ma solo diverse modalità nella sua espressione. Stare poco male non significa essere “poco celiaci”! Le contaminazioni vanno evitate sempre, la dieta è al momento l’unica cura e deve essere scrupolosa, ferrea e seguita a vita.
Questi sono i contatti della Dott.ssa Strona per chi fosse interessato a ricevere un suo consulto:
elisastrona@yahoo.it
https://elisastronadietista.jimdo.com