Upcycled food: come combattere lo spreco alimentare

O come il cibo upcycled cambierà la percezione alimentare.

Il settore dell’upcycled food sta guadagnando sempre maggiore popolarità tra le tendenze alimentari degli ultimi anni. 

Come mai?

Attualmente si stima che circa il 40% del cibo che produciamo viene sprecato, e con esso anche le risorse naturali ed economiche associate. Una simile quantità di cibo basterebbe per sfamare approssimativamente 3 miliardi di persone, cifra che fa riflettere soprattutto considerando che, ad oggi, 690 milioni di persone soffrono la fame.

L'upcycled food punta ad eliminare lo spreco alimentare re-inventando gli scarti.
L’ upcycled food punta a diminuire gli sprechi alimentari attraverso idee creative

Proprio alla luce di questi dati allarmanti trova spazio una nuova filosofia: l’upcycling, ossia riciclaregli alimenti.

Cosa significa upcycled food?

Si parla di upcycled food quando gli scarti alimentari vengono presi e re-immessi all’interno della catena produttiva. Siano essi bucce e semi di frutti, scarti dalla lavorazione di grani o prodotti che non raggiungono gli standard estetici richiesti dalla grande distribuzione. 

Questa è la sfida su cui ha scommesso la Upcycled Food Association (Ufa), organizzazione americana che riunisce in sé circa 70 aziende produttrici di centinaia di prodotti fatti con cibo e scarti della filiera alimentare riciclati in modo creativo, generando valore e posti di lavoro.

Ecco alcuni esempi che stanno cambiando concretamente l’industria del cibo.

Goodfish: patatine fatte con la pelle dei salmoni dell’Alaska

Goodfish nasce da un’idea di Douglas Riboud e Justin Guilbert, due amici statunitensi che condividono la voglia di cambiare il mondo alimentare con qualcosa mai visto prima.

Galeotto fu un illuminante viaggio in Giappone, che dà loro la possibilità di immergersi completamente nella cultura culinaria locale. Qui restano ispirati dalla tradizione di utilizzare la pelle essiccata del pescato, ingrediente che nella tradizione Occidentale viene inesorabilmente scartato. 

Primo esempio di upcycled food: le chips croccanti a base di pelle di salmone essiccata di Goodfish.
L’idea di upcycled food di Goodfish

Sancita la partnership con un allevamento ittico in Alaska, resta solo da affrontare la sfida più dura: creare un prodotto accattivante agli occhi del consumatore. Parte da qui il lungo processo creativo che ha portato alla realizzazione delle prime chips a base di pelle di salmone, lanciate nel 2020. I feedback positivi da parte del pubblico hanno consentito all’azienda di migliorare e crescere sempre di più, riscuotendo un incredibile successo sul mercato e rendendola una vera e propria pioniera del settore.

Barvocado: barretta energetica ottenuta dai semi di avocado

“Barvocado” è la geniale intuizione di una start up newyorchese, Avocado Riot, che ha da poco lanciato sul mercato una nuovissima barretta ottenuta dal riciclaggio dei semi di avocado.

Recuperare il seme dell'avocado per creare barrette energetiche e proteiche: altro esempio di upcycled food.
Barrette energetiche upcycled a base di avocado

L’idea è quella di salvare una parte del frutto (riducendo così lo spreco) rivelandone al contempo il suo potenziale nutritivo. Il seme di avocado, infatti, contiene il 70% del quantitativo complessivo di antiossidanti. 

La farina ottenuta dal seme viene combinata con la polpa del frutto e con altri alimenti, a seconda dei tre gusti attualmente disponibili. 

Il risultato è un prodotto proteico che fornisce energia al consumatore senza però produrre scarti.

L’avocado è poi un ingrediente versatile e ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. Clicca qui per scoprire gli altri vantaggi dell’avocado e qualche altro spunto utile sul suo utilizzo.

Altre ispiranti storie di upcycled food

Tra le altre storie, merita sicuramente una nota di merito l’idea di Acari Fish: croccanti patatine a base di pesci alieni, una specie particolarmente aggressiva che col tempo ha invaso le acque messicane, distruggendo l’ecosistema. Aiutati da una squadra di pescatori locali, l’obiettivo è utilizzare il cosiddetto diablito per creare deliziose chips. Il risultato è un incremento dei posti di lavoro e il ripristino delle specie marine che per anni hanno provveduto al sostentamento della popolazione locale.

Altri esempi sono dati dalla Pulp Pantry, che sfrutta la polpa residua di succo di verdure evitando, come si legge nel loro sito web, lo spreco di migliaia di kg di alimenti. La Repurposed Pod, invece, ricava succo di cacao dai residui della lavorazione del cioccolato, donando parte del ricavato a supporto delle comunità equadoregne. 

Ciò che accomuna le aziende e start up impegnate in questo grosso progetto è l’obiettivo ultimo. Elevare il cibo al suo massimo e migliore utilizzo, senza esercitare ulteriori pressioni sull’ambiente. 

Diminuire l'impatto ambientale  e proteggere gli ecosistemi: i principali obiettivi dell'upcycled food.
Ridurre l’impatto ambientale attraverso il re-inserimento degli scarti nella catena alimentare

Insomma, soluzioni innovative che stanno ripensando e ridefinendo il modo di produrre il cibo del futuro. I guadagni e benefici non si rilevano solo in termini economici ma anche, e soprattutto, ambientali.

La sostenibilità e l’impatto ambientale sono due tematiche particolarmente importanti anche per noi di Nutribees. Se cerchi una soluzione che ti permetta di consumare ottimo cibo evitando gli sprechi, allora siamo il servizio che fa per te! Clicca qui per saperne di più e per conoscere i nostri piatti!