Non parliamo di draghi o di animali leggendari, ma bensì di piante aromatiche: il dragoncello è una pianta aromatica dal sapore deciso (simile a rafano, menta e prezzemolo) che viene usato in molte preparazioni, spesso senza conoscerne bene il nome o le caratteristiche.
Pensate infatti che è la base per salse molto usate come la bernese e la tartara ed è utilizzatissimo in Francia e in Russia.
Il suo nome ha delle origini discusse e molto caratteristiche: c’è chi dice che il nome derivi dalla forma delle sue radici che ricordano dei serpenti attorcigliati e invece chi dice che il nome derivi dal fatto che venisse usato per curare i morsi dei serpenti.
Può essere utilizzato sia fresco che essiccato. Se fresco ha un sapore molto più intenso e deciso, mentre l’essiccato è più semplice da trovare ma perde parzialmente il suo sapore.
Il dragoncello è una spezia dai mille usi: può sostituire sale e pepe o essere una valida alternativa a cerfoglio, timo, erba cipollina, ed erbe aromatiche varie. Viene spesso usato nei mix aromatici con basilico e origano.
E’ inoltre ideale per esaltare il gusto di formaggi, carne e pesce o qualunque tipo di verdura, panatura o insalata.
Come detto precedentemente il suo uso principale è nelle salse, ma può essere aggiunto ottimamente nei ripieni di pasta o sfoglie per aggiungere un tocco di sapore in più.
Rappresenta inoltre una delle spezie più usate per l’aromatizzazione di oli, aceto o burro.
Come molte erbe aromatiche il dragoncello ha moltissime proprietà benefiche: è un ottimo digestivo (spesso se ne fa un buon liquore), è un anti-infiammatorio naturale riducendo in particolar modo le infiammazioni della bocca (gola e denti).
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