Di cosa parliamo quando leggiamo E202 su un’etichetta?
Visto il crescente (e giustificato) interesse verso la qualità e la salubrità degli alimenti consumati ogni giorno, sempre più spesso analizziamo le etichette degli alimenti – in cerca di ingredienti “buoni o cattivi”. Spesso non è facile capire la sigla e il significato di ogni singolo nome riportato sull’etichetta (già questo dovrebbe/potrebbe essere un campanello d’allarme) e per questo a volte ci affidiamo alla rete o a speciali app per capirci qualcosa di più.
L’E202, anche detto sorbato di Potassio, è il sale di potassio dell’acido sorbico: troppi termini difficili da capire?
L’E202 è a tutti gli effetti un conservante o additivo alimentare, aggiunto ad alcuni prodotti per permetterne una durata maggiore sullo scaffale: non è quindi tossico, anche se si raccomanda un limite di 3mg per chilo di massa corporea.
Il conservante E202 si utilizza principalmente per la preparazione di composti a base di frutta, latticini, pane di segale, creme per ripieni e guarnizione.
Oltre all’industria del food, anche molte case cosmetiche utilizzano questo additivo nella preparazione di lozioni, creme e deodoranti.
Nonostante il frequente allarmismo che viene riportato da più parti a proposito dell’utilizzo di conservanti, si può riscontrare quanto l’E202, insieme alla famiglia dei sorbati che comprende anche E200 e E203, sia assolutamente considerato tra gli additivi innocui per l’uomo. Infatti anche l’unione europea ha dato il via libera al consumo, nonostante la recente stretta su alcuni additivi.
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