Partiamo dalla definizione fornitaci da Wikipedia “Acido ascorbico (noto anche come vitamina C, o principio antiscorbutico) è un composto organico con proprietà antiossidanti presente in natura”. Già questa definizione dovrebbe avervi fatto passare le eventuali paure sorte alla lettura del nome scientifico di quella che comunemente viene chiamata Vitamina C. Le stesse paure che vi sarebbero sorte leggendo la sigla di questo elemento che spesso troviamo riportata in etichetta ovvero E300.
L’acido ascorbico è infatti un acido comunemente presente nella maggior parte della frutta e della verdura e viene utilizzato nell’industria alimentare per le sue proprietà antiossidanti ovvero per evitare il deterioramento dei grassi o per evitare il cambiamento di colore che troppo spesso fa si che un prodotto venga lasciato sulle scansie dei nostri supermercati.
L’acido ascorbico viene impiegato nell’industria alimentare in particolare in questi prodotti con la funzione di prevenire l’ossidazione e quindi l’imbrunimento del coloro dell’alimento stesso: farina, vino, birra, pasta fresca, carni macinate, confetture, gelatine. Viene inoltre utilizzato su altri prodotti per prevenire l’irrancidimento degli oli. Un ulteriore utilizzo è come correttore di acidità visto il suo gusto simile a quello degli agrumi.
Quando leggerete quindi acido ascorbico sull’etichetta del prossimo prodotto che acquisterete non fatevi spaventare: non avete niente di cui aver paura.
Come detto sopra quindi, a livello di salute non sono al momento noti effetti collaterali ma, se voleste approfondire questo tema, potrete leggere questo interessante articolo del nostro partner AIRC