Il pane fa davvero ingrassare così come si pensa?
Negli ultimi anni si è assistito ad un processo di “demonizzazione” dei cereali e dei carboidrati, è importante però capirne i limiti e la reale necessità di eliminarlo dalle diete in relazione ai reali bisogni nutrizionali di ogni individuo.
È infatti uno degli alimenti più importante della nostra alimentazione in quanto ha tutte le proprietà nutrizionali necessarie al fabbisogno quotidiano: proteine, fosforo, zuccheri, zinco, sali minerali, calcio, fibre e carboidrati. Dal punto di vista nutrizionale fa tutt’altro che male.
Secondo uno studio dell’Università di Navarra però il suo consumo è strettamente legato al rischio obesità.
Infatti monitorandone i consumi si è provato che chi mangia più di 6 fette al giorno ha un rischio del 40% superiore di diventare sovrappeso o obeso.
Perchè il pane fa ingrassare? La prima cosa che però si evince dallo studio è che non è il pane in sè che fa ingrassare ma la quantità e la qualità dello stesso.
Come per ogni alimento infatti l’esagerazione è controproducente per l’organismo e in questo caso esagerare con il pane può portare ad un aumento del rischio d’obesità, questo non vuol dire però che lo stesso rischio si verifichi consumandolo moderatamente e in quantità ridotte, anzi, è fondamentale inserire carboidrati in qualsiasi tipo di alimentazione e dieta sana.
Quale pane mangiare? Inoltre dicevamo che la qualità è anche un elemento cruciale: il pane bianco non è come quello integrale.
Va preferito sicuramente il secondo che ha anche dei vantaggi nel controllo del peso:
In conclusione possiamo affermare che il pane (come altri cereali fonte di carboidrati) è fondamentale nella corretta alimentazione di ogni individuo, ma senza esagerare: l’ideale sarebbe consumare una o due fette integrali al giorno però senza accompagnarle nello stesso pasto a pasta o altri cereali.
Nell’alimentazione, come in molte cose, l’importante è sempre non esagerare!