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NEAT – Cos’è e come aumentare il dispendio calorico

Il NEAT può tradursi senza dubbio in un modo efficace per migliorare e velocizzare il nostro metabolismo.

Il nostro metabolismo è sempre al lavoro, impegnato a bruciare le nostre energie. Durante i periodi in cui soffriamo maggiore stress, il nostro corpo tende a bruciare più calorie rispetto a quando siamo invece più rilassati. 

Nell’arco della giornata, tuttavia, il nostro organismo consuma energia in diversi modi:

1. Attraverso l’attività fisica;

2. Attraverso il metabolismo basale;

3. Grazie al NEAT.

Quest’ultimo acronimo deriva dall’inglese, e sta per: Non Exercise Activity Thermogenesis. Un concetto che apparentemente può sembrare complesso ma che in realtà indica semplicemente le calorie consumate nell’arco della giornata facendo movimento ma senza praticare sport. 

In italiano, NEAT viene tradotto con “Termogenesi non indotta dall’attività fisica” e, essenzialmente, comprende tutti quei movimenti involontari o volontari che facciamo abitualmente durante il giorno.

Ogni movimento conta.

Tra i movimenti involontari includiamo tutte le azioni che compiamo senza pensarci: gesticolare mentre si parla o muovere la gamba sotto al tavolo durante una riunione, ad esempio.

I movimenti volontari, invece, sono quei gesti che noi scegliamo consapevolmente di compiere: allungare il tragitto da casa all’ufficio, saltare una fermata di autobus per fare un tratto di strada a piedi, prendere le scale al posto dell’ascensore ma anche fare la spesa e cucinare. 

Fare le scale quando se ne ha la possibilità aiuta a bruciare calorie e aumenta il NEAT.

A differenza del metabolismo basale, che è un valore abbastanza fisso, il NEAT dipende da quanto ci muoviamo durante il giorno. È quindi impossibile calcolarlo con una formula o attribuirgli un valore statico. Età, sesso, forma fisica e salute sono altri fattori (molto personali) che contribuiscono al dispendio quotidiano di energie e che, pertanto, influenzano il dispendio calorico.

Come aumentare la percentuale di NEAT?

È questo il principio su cui si basa il NEAT. Ogni movimento, seppur piccolo e insignificante, trova una sua importanza nel complesso e può aumentare in modo significativo le calorie bruciate con il NEAT.

Ecco qualche piccolo consiglio utile e facile da seguire per aumentare il dispendio calorico:

1. Evitare la macchina o i mezzi pubblici:

Consiglio sicuramente più gettonato ma anche più facile da mettere in pratica: dimentichiamoci delle macchine e sforziamoci di raggiungere le nostre mete quotidiane, dove possibile, a piedi.  Se proprio non possiamo fare a meno dei motori, un consiglio potrebbe essere parcheggiare la macchina più lontano rispetto al solito oppure scendere una fermata prima e recuperare camminando.

Camminare

2. Non sedersi!

Se proprio non possiamo rinunciare ai mezzi pubblici, un consiglio per ottimizzare e favorire il NEAT è quello di stare in piedi. Rispetto a quando ci sediamo, infatti, il nostro dispendio energetico è più elevato e la quantità di calorie bruciate grazie al NEAT sarà maggiore. 

3. Fare le scale:

Altro grande evergreen nonché ottima buona abitudine che non sarebbe male avere. Salire le scale che incontriamo durante la nostra giornata consente di effettuare un efficace workout che coinvolge i nostri glutei e i polpacci.

4. Portare le borse della spesa a mano:

Dicevamo che anche fare la spesa può essere un ottimo modo di bruciare calorie, e infatti! Portare le borse della spesa è un allenamento gratuito che non sottrae tempo ad altri impegni.

Scopri qui 10 cibi che aiutano a rimanere in forma e che puoi integrare all’interno della tua routine alimentare!

Portare a mano le borse della spesa.

5. Intrattenersi camminando:

Ti capita di dover aspettare perché devi prendere l’autobus, la persona con cui hai un appuntamento è in ritardo oppure sei tu un anticipo? In questi casi, fai un giro invece di sederti. Inoltre il movimento all’aria aperta è piacevole per occhi e testa che hanno bisogno di una pausa dallo schermo.

L’aumento del NEAT non deve intendersi come sostituto di una attività fisica ben strutturata, ma potrebbe essere uno strumento in più anche insegnarci ad adottare alcune ottime abitudini che possono migliorare il nostro stile di vita.

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Dieta per ipertensione: I consigli della nutrizionista

L’ipertensione sanguigna è una patologia che comporta l’aumento della pressione sanguigna con conseguenti valori oltre la norma. Questa patologia colpisce mediamente il 33% di uomini e il 31% di donne ed è uno dei campanelli di allarme per ulteriori patologie cardiovascolari, renali e della sindrome metabolica. Per correggere i valori della pressione sanguigna sono necessarie alcune accortezze, partendo sicuramente dallo stile di vita e dalle abitudini alimentari. Abbiamo quindi chiesto alla nutrizionista Lara Lanuzza se esiste una dieta per ipertensione e aiutarci a definirne gli alimenti migliori. Qui sotto trovi l’intervista dedicata.

Dieta per ipertensione: le risposte della nutrizionista

Ciao Lara, quanto è importante l’alimentazione per chi soffre di ipertensione?

Importantissima. La scelta corretta degli alimenti e la dietoterapia possono prevenire l’insorgenza di tutta una vasta gamma di patologie e, in combinazione con la medicina, hanno il potere di migliorare tali condizioni e nei casi meno gravi, portarne la risoluzione.

Solitamente quando si parla di ipertensione la prima cosa che viene menzionata è il sale. C’è veramente una connessione così stretta tra il consumo di sale e l’ipertensione?

Sebbene siano state identificate alcune forme di ipertensione arteriosa su base genetica, nella maggior parte dei casi tra le cause principali della sua insorgenza troviamo proprio uno stile di vita scorretto e un’alimentazione non sana. Il sale è sicuramente uno degli alimenti incriminati ma occorre sempre capire che tipo di alimentazione conduce il soggetto. Se ad esempio soffro di ipertensione ma la mia dieta è già priva di sale, non sarà certo il responsabile della mia condizione. Se invece sono iperteso e la mia dieta prevede un utilizzo del sale sopra i quantitativi raccomandati (5g/die), dovrò necessariamente ridurlo, facendo attenzione anche a quello presente negli alimenti (ad es. cibi confezionati, carni pre lavorate, insaccati, snack, ecc.) e non solo a quello “aggiunto”.

Il consumo di sale è importante per il nostro corpo, ma attento a non eccedere. La dose raccomandata è di non oltre 5g al giorno

Esistono dei trucchi per ridurre il consumo di sale, senza rinunciare ai gusti saporiti?

Assolutamente si. Si possono utilizzare le spezie e tecniche di marinatura a crudo degli alimenti. In questo modo, potremmo diminuire di molto o addirittura evitare l’aggiunta di sale senza rinunciare al gusto.

Quali sono i consigli che daresti a una persona che soffre di ipertensione e deve migliorare la sua alimentazione?

Di fare attenzione alla scelta degli alimenti e al loro accoppiamento. Non scordiamo che per tenere a bada la pressione, è importante, oltre alla dietoterapia, fare movimento, limitare l’assunzione di alcolici e non fumare

Un altro minerale che gioca un ruolo importante nella cura dell’ipertensione è il potassio. In che termini? Ci spiegheresti meglio?

Certamente. Il potassio è un minerale che interviene nella regolazione del processo di contrazione muscolare. Le fibre muscolari, oltre che nei grandi muscoli del nostro corpo (compreso il cuore), si trovano anche nella parete dei vasi sanguigni; molti studi hanno ormai dimostrato un effetto protettivo delle diete ricche di potassio proprio nei confronti dell’apparato cardiocircolatorio. Aumentare quindi l’assunzione giornaliera di tale minerale è fortemente consigliato nei soggetti ipertesi.

Che tipo di approccio alimentare è consigliato quindi per un iperteso? 

L’ Università di Harvard, anni fa, ha elaborato un protocollo alimentare chiamato “dieta Dash” (Dietary Approaches to Stop Hypertension). Si tratta di un modello finalizzato a ridurre molteplici fattori di rischio cardiovascolare, tra cui l’ipertensione arteriosa. Prevede l’utilizzo di cereali integrali, frutta e verdura, proteine nobili, latticini scremati e un ridotto quantitativo di grassi, alcool, zuccheri aggiunti e sodio. In Italia, abbiamo il corrispettivo della dieta Dash: la dieta Mediterranea che si basa sull’utilizzo degli alimenti della nostra Terra, scelti sulla base della loro stagionalità. Il protocollo mediterraneo per il trattamento dell’ipertensione è molto simile a quello di Harvar con qualche limitazione in meno relativa alle tipologia di grassi utilizzati e al consumo di vino (preferibilmente rosso) a pasto. Entrambi i protocolli sono validi e approvati scientificamente per contrastare l’ipertensione arteriosa e, per essere efficaci, vanno necessariamente associati a un cambiamento generale dello stile di vita, abbandonando le “cattive abitudini” come ad esempio la sedentarietà, il consumo di alcolici e il fumo. 

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Se vuoi contattare la nutrizionista Lara Lanuzza puoi contattarla al suo indirizzo email lara.lanuzza@libero.it o consultando il profilo IG dott.ssa_lara_lanuzza

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Lunch break can boost your productivity. How?

Five ways to make the most out of your lunch break.

You may look productive when you work through your lunch, but studies have found you’re anything but. In fact, working through your lunch break is one of the least productive things you can do.

Think you’re too busy to take a break? Think twice. Allowing your brain to switch off gives it a chance to re-energize. And when you return to work you will get more done than you would have without taking the rest.

All breaks from work are useful, but here are five tips to get your productivity rates increasing.

Tip #1: Eat mindfully

Nomen omen, as Latins would say. A lunch break should be for eating lunch. Yet, many people are eating hurriedly, unhealthily, or not eating at all. And since nutrition and productivity are linked, those could be a problem.

Mindful eating is essentially eating with a focus on what you are putting in your mouth and it allows us to decrease stress. It also helps encourage us to eat healthily, which in turn makes us fitter, smarter, and happier.

If you want to know more, here you can find some easy tips to improve your food habits.

Tip #2: Socialize

Being around other people makes us happy and improves our physical well-being. Spending your lunch break socializing can give you the push you need to make it through the afternoon’s work.

Coordinating your schedule with your bf or family would be great, since you’d spend your lunch break catching up and chatting. 

a group of friends enjoying a cup of coffee while chatting.
A cup of coffee with friends before getting back to work.

We know COVID-19 has messed things up and now meeting is no longer so easy. But if being physically together isn’t possible, technology comes and saves you.

Alternatively, you can spend that time with your colleagues. Workplace socializing is good for business because it builds relationships and encourages teamwork. Try to get out of the office and make sure to avoid business chat: otherwise it’ll feel like an extension of work.

Tip #3: Exercise

As many of you may know, the mental benefits of exercises are overwhelming. Why don’t you use your lunch-hour to make use of them? It will boost your energy, apart from making you feel 

You don’t have to do some sort of extreme stuff: a walk outside your house or office would be enough since it allows you to stretch and breathe some fresh air (apart from making you looking away from the screen for more than one sec).

A girl stretching
Stretch yourself

Tip #4: Make plans

Having something to look forward to has a powerful psychological effect on our happiness, especially during these difficult times when even the smallest surprise looks like a huge event. 

Use your lunchtime to plan something exciting. It could be a weekend away, dinner with your best friends, or even just a night in with a film you’ve always wanted to see.

Your plans will put you in a good mood for the rest of the day, plus arranging something nice for the evening will motivate you to power through your workload so to get home and enjoy your treat!

Tip #5: Escape mentally

The work bubble and its frenetic rhythm can leave us stressed. Spend your lunch breaks getting away from it all by reading a book, listening to an engaging podcast, or watching an interesting TV program. Focusing on different subjects will let you to get back to work relaxed and with a fresh perspective.

Listening to an engaging podcast among the different things you can do in your break.
Learning something new, why not?

Whatever you prefer, make sure you enjoy it away from your desk. Changing up our location allows us to switch off from work.

To us at NutriBees, lunch breaks are fundamental. And that’s the reason why we put so much effort into trying to prepare ready-to-eat meals which could be deliver right at your doorstep. We think the best part is that our meals allow you to: save time, eat better and try different food.

What are you waiting for? Give us a try! 😉

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Dieta fegato grasso: cosa mangiare e quali cibi evitare

La steatosi epatica è comunemente chiamata in gergo patologia del fegato grasso. Associata a questa patologia insorgono svariati disturbi, come il diabete, la sindrome metabolica e l’ipertensione. Uno dei rimedi per contrastarla è sicuramente curare l’alimentazione: cosa mangiare e quali cibi invece evitare per far fronte a questo problema? In questo articolo proviamo a definire una dieta per fegato grasso.

Fegato grasso: cause e sintomi

Prima di andare a definire una dieta per fegato grasso, è bene evidenziare qualcosa in più di questa patologia, come cause e sintomi.

Come tutti sappiamo, il fegato svolge il ruolo di smistamento e sintesi dei grassi. Quando l’organo è in sovraccarico, il suo metabolismo subisce un accumulo di trigliceridi: se il contenuto lipidico del fegato arriva oltre il 5% del suo peso, si riscontra la sindrome di steatosi epatica.

Le cause possono essere molteplici e svariate, come

  • diabete
  • obesità
  • alimentazione squilibrata
  • consumo eccessivo di alcol
  • anemia
  • digiuno
fegato grasso
Alcolismo è una delle cause più comuni per fegato grasso

Le persone che rischiano di incorrere in questa patologia sono sicuramente le persone in sovrappeso e obese, che presentano un elevato grasso addominale viscerale. Circa il 20/40% della popolazione adulta in Italia soffre di fegato grasso – spesso senza accorgersene, in quanto la sindrome non produce sintomi. La diagnosi avviene tramite esami del sangue, ecografia, TAC o risonanza magnetica.

Fegato grasso: si cura a tavola

Come tantissime altre patologie il fegato grasso si cura principalmente a tavola. Gli elementi, infatti, da non sottovalutare se si vuole migliorare la propria condizione sono

  • la cura dell’alimentazione
  • un’attività fisica regolare

Per dieta per fegato grasso si intende un’alimentazione depurativa e dimagrante: come abbiamo detto poco sopra, il fegato grasso è spesso associato all’obesità. Per questo, la perdita di peso aiuterà il fisico a normalizzare i livelli degli enzimi epatici, alterati in caso di steatosi epatica.

I macronutrienti in una dieta per fegato grasso vengono suddivisi solitamente in

  • grassi al di sotto del 30% del fabbisogno quotidiano
  • carboidrati complessi tra il 50-55%, cercando di evitare del tutto gli zuccheri aggiunti e semplici, come il fruttosio.
  • la restante parte deriva da proteine e fibre

L’alimentazione efficace a combattere il fegato grasso è una dieta ricca di frutta e verdura, di carboidrati ricchi di fibre – quindi cereali integrali e legumi. Per le fonti grasse, l’olio extra vergine d’oliva è il condimento da prediligere.

Non sono consentiti

  • superalcolici e alcolici
  • bevande zuccherate e succhi di frutta
  • zucchero bianco o di canna
  • marmellate e miele
  • frutta sciroppata
  • dolci
  • prodotti da forno
  • cibi fast food
  • grassi animali, come burro, strutto e panna
  • frattaglie
  • salse
  • insaccati

Sono invece consigliati gli alimenti come

  • pesce, soprattutto quello ricco di omega3.
  • verdura abbondante: carciofi, cicoria, peperoni verdi e lattuga hanno un azione depurativa sul fegato. Da evitare i funghi, in quanto contengono sostanze che affaticano la digestione del fegato.
  • frutta, evitando quella più zuccherina – come uva, banane, fichi, cachi.
  • carboidrati integrali.
  • latte e yogurt poveri di grassi.
  • carne bianca e rossa.
  • legumi.

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I piatti NutriBees sono preparati ispirandosi alle regole della dieta mediterranea e possono essere scelti grazie alla compilazione di un test nutrizionale gratuito: compilando alcuni dati sulla tua condizione fisica e sui tuoi obiettivi a tema alimentazione, ti verranno consigliate le ricette più adatte alle tue esigenze.

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Food habits: 5 tips to get ‘em back on track.

The COVID-19 pandemic has changed a lot of things: schedules, the amount of time spent at home, stress levels, and — for a lot of people — food habits. For some of us, these changes have not been for the better. If you fall into this category, you may be struggling to get back on track. What can you do to get your food habits back on track?

Changing (or improving) the habits you’ve been having since ever, let’s be honest, can be a tough challenge to win. However, summer is close and even if holidays this year might not be as exciting as two years ago, feeling comfortable is equally important.

In this article, we focus on five simple strategies to help you meet your (nutritional) goals.

1. Listen to your body

When the afternoon rolls around, it’s tempting to seek out the bowl of candies, but is it hunger calling or just boredom? Often, people mistake thirst for hunger, so have that glass of water first and then reassess how you’re feeling. Ask yourself, “What are you in the mood for?” and “Is your body hungry?” Noticing your body’s reactions to these questions will help to keep you in touch with your body’s hunger levels. Instead of continuing to eat food to the point of feeling overstuffed, you’ll learn to recognize when your body is satisfied.

2. Balance is key

Everything boils down to balance, at the end of the day. Having a well-balanced routine is a goal everyone should aspire to achieve. In doing so, a starting point might be snacks. Snacking, like most food-based decisions, is about making smart choices. So, let’s snack smartly! Eating a handful of unsalted seeds and nuts (such as hazelnuts, almonds or pistachios) can’t hurt because they contain heart-healthy fats. This could totally be a good strategy that can help you avoid junk food and other no-sense stuff but, at the same time, provides you a healthy option for your breaks. A balanced diet starts (also) there, so let’s take this first step!

3. Don’t feel guilty about your guilty pleasure

Food is a pleasure and, for some people, it’s the greatest pleasure of all. Many of us rely on food after a bad day or when we don’t feel at our best. Everybody knows the huge (emotional)power of sharing a pizza with your best friends or going for your favorite aperitivoafter a horrific day at office. For these reasons, we ain’t implying one should eliminate his/her own guilty pleasures from the list. Nevertheless, the important thing is that our guilty pleasure must be an exception, a small part of an eating routine that’s otherwise well-balanced. Which is to say, one can probably afford to give in a guilty pleasure without any guilt. If it gives you pleasure and doesn’t kill you, bring it on!

A group of friends enjoying a large pizza.
What else?

4. Find an ally!

We know sometimes cooking isn’t the most enjoyable thing to do. You might not have time to prepare a healthy dinner or you might not have any clue about (healthy) cooking. In this sense, our service could be the best answer to your needs. At Nutribees we know how hard changing habits you’ve been following since ever can be. We deliver you our ready-to-eat meals right at your doorstep, allowing you to save your (precious) time and offering high quality products. Read this article to find out more about our service!

Nutribees is a good way to change your food habits.
Made with love, for you.

5. Change your mindset

You don’t need your diet to last forever. You need a goal you know you can reach. In order to see some concrete results, apart from trying to include more veggies in your diet or to avoid junk food, you should also consider doing some physical activity. I’m not talking about some serious hardcore stuff, don’t worry!

On the other hand, it’s important to realize that changing just your food habits might not be the only key. To live a balanced life, you also need to change your daily habits. Taking the stairs instead of the elevator, for example. If possible, walk or cycle to work. Take a long walk.

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Dieta ritenzione idrica: cosa mangiare per sconfiggerla

Sta arrivando il caldo, l’estate è sempre più vicina e tante persone iniziano a mettersi in forma per la prova costume. Spesso uno dei grandi nemici della prova costume, soprattutto per le donne, è la ritenzione idrica. Esiste un modo per sconfiggerla grazie ad alimentazione e allenamento? In questo articolo scopriamo in cosa consiste questo disturbo e cosa mangiare in una dieta contro la ritenzione idrica.

Cos’è la ritenzione idrica?

A differenza di quello che pensano in molti, la ritenzione idrica è una vera e propria malattia/patologia. Si tratta esattamente un un accumulo di liquido extracellulare, dovuto a uno scarso drenaggio linfatico o ad un aumento del contenuto di sodio; è un inestetismo frequente nelle persone soggette a cattiva circolazione sanguigna, nelle persone sedentarie – che stanno troppo sedute oppure troppo tempo in piedi.

dieta ritenzione idrica

le cause della ritenzione idrica sono svariate come

  • fumo
  • sedentarietà
  • eccessivo consumo di sale
  • poca idratazione
  • dieta poco equilibrata

Il primo passo quindi verso il miglioramento di questo inestetismo è sicuramente l’alimentazione.

Dieta per la ritenzione idrica: consigli su cosa mangiare

Prima di parlare dei cibi che possono aiutare a ridurla, è fondamentale parlare di idratazione: bere è necessario per il giusto funzionamento di tutto il nostro organismo – per stimolare la diuresi ed espellere i liquidi in eccesso. La quantità media di acqua da bere durante il giorno è di 2 litri.

dieta ritenzione idrica
l’acqua è la prima alleata contro la ritenzione idrica

In alimentazione non ci sono cibi magici che fanno sparire la pancia, nè tanto meno la ritenzione idrica. Tuttavia, grazie ad una serie di stimoli positivi per il nostro corpo, tra cui l’alimentazione equilibrata, è possibile migliorare la condizione dell’inestetismo.

  • Nè troppo, nè poco sale: la questione del sale è controversa quando si parla di inestetismi. In molti dicono che ridurre – o addirittura eliminare – la quantità di sale in cucina possa favorire l’eliminazione della ritenzione idrica. Tutto ciò è assolutamente sbagliato: il sodio è un elemento importantissimo per il nostro corpo ed eliminare il sale nella nostra alimentazione è assolutamente controproducente: l’OMS consiglia circa 2 grammi di sale al giorno, cercando di fare attenzione all’assunzione di alimenti già lavorati e ricchissimi di sale.
  • Potassio: è un minerale che aiuta a sconfiggere gli inestetismi tanto odiati. Il potassio è contenuto principalmente in frutta, verdura, carne e pesce.
  • Tra i cibi da assumere in una dieta contro la ritenzione idrica, sono efficaci quelli drenanti. Ne è un esempio l’ananas, che grazie all’enzima chiamato bromelina favorisce la digestione e aiuta in caso di inestetismi come la buccia d’arancia. Altra frutta e verdura perfetta sono asparagi, cetrioli, lattuga, mele, mirtilli, pomodori.
  • evita di assumere prodotti raffinati, come merendine, biscotti, patatine ecc…
  • limita l’assunzione di prodotti come gli insaccati e formaggi molto stagionati, ricchissimi di sale.
  • consuma il giusto apporto di proteine durante l’arco della giornata. La dose giornaliera raccomandata è di 0,8 grammi per Kilo corporeo.
dieta ritenzione idrica
Nutribees

Prima di ordinare, se vuoi, puoi compilare anche un test nutrizionale gratuito che ti permette di inserire le tue possibili intolleranze, richieste nutrizionali e obiettivi.

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Alimentazione in gravidanza: i consigli della nutrizionista

Una corretta alimentazione in gravidanza è fondamentale per ridurre i rischi che possono incorrere nella mamma e nel bambino. Quanto è importante? E come gestire post gravidanza l’alimentazione del proprio bambino? In questa intervista, la nutrizionista Lara Lanuzza ci parlerà di alimentazione a 360°, gravidanza e svezzamento.

Ciao Lara, racconteresti brevemente chi sei e di cosa ti occupi?

Mi chiamo Lara Lanuzza, ho 36 anni e sono una biologa nutrizionista di Roma. Ho una laurea magistrale in neurobiologia e un master in Dietologia e Nutrizione Clinica. 

alimentazione in gravidanza
Lara Lanuzza

Tutti i giorni, nel mio studio ho la fortuna di seguire molte persone, di qualsiasi età, che decidono di migliorare il proprio stile di vita, iniziando dalla sfera alimentare. Li guido verso un percorso alimentare cucito sulle loro abitudini e necessità, consigliandoli al meglio per ottenere i risultati sperati. 

Come ti sei avvicinata al mondo dell’alimentazione?

Nasco come sportiva e ho sempre pensato che l’alimentazione fosse un mezzo estremamente prezioso e spesso sottovalutato per sentirsi bene e stare bene con sè stessi. Il lavoro di nutrizionista è un lavoro meraviglioso in cui giornalmente hai la possibilità di confrontarti con realtà e problematiche diverse (mamme o future mamme, bambini, sportivi agonisti e non, pazienti che lottano contro disordini alimentari e patologie più disparate) toccando con mano quanto i piccoli cambiamenti portino a grandi benefici.

Cosa non deve mai mancare nella spesa di tutti noi?

I prodotti freschi, di stagione e – se possibile – a km zero. Consumare quello che la natura propone in quella stagione, facendo il pieno delle  vitamine e dei minerali è senza dubbio il migliore investimento che possiamo fare sulla nostra salute.

Sui social ti focalizzi spesso sull’alimentazione in gravidanza: quanto è importante?

Importantissima. Durante la gravidanza il bimbo cresce anche grazie all’alimentazione della mamma, di cui ne percepisce i sapori e inizia a farsi i suoi gusti. Una condotta alimentare scorretta e non attenta alla qualità e alle quantità degli alimenti, può portare problematiche al nascituro. Inoltre può rendere più difficoltoso il momento del parto e del post parto. Durante l’allattamento, gli alimenti assunti dalla mamma influenzano relativamente la composizione del latte materno, ma ne variano il sapore, permettendo al bambino di percepire sapori diversi e di essere più pronto per lo svezzamento.

Quali sono i falsi miti più comune sull’alimentazione in gravidanza?

Sicuramente quello che si possa o si debba “mangiare per due”. Al contrario, occorre mangiare in quantità moderate e rimodulare la propria alimentazione in relazione al BMI (indice di massa corporea) della mamma prima della gravidanza. In base poi ai trimestri, si faranno delle implementazioni kilocaloriche e proteiche secondo le linee guida e le necessità della mamma.

alimentazione in gravidanza

Qual è la differenza tra svezzamento e autosvezzamento?

Lo svezzamento è il momento della vita del bimbo (solitamente intorno ai 6 mesi) in cui le poppate con latte materno o in formula vengono sostituite in modo graduale (prima con il pranzo e solo successivamente con la cena) con le pappe o con gli alimenti solidi. La differenza tra svezzamento classico e autosvezzamento sta proprio nella consistenza del pasto che si offre al bimbo. Nello svezzamento classico si utilizzano prettamente pappe con alimenti, preferibilmente freschi, ma in forma tritata o omogeneizzata e spesso mescolati tra loro (ad es. brodo vegetale + carne + verdure + creme di cereali); il bimbo viene imboccato con un cucchiaino e mangia in orari diversi rispetto alla famiglia. Nell’ autosvezzamento invece il bimbo mangia il cibo dei genitori in autonomia, di solito utilizzando le mani e sperimentando. All’inizio – se interessato agli alimenti che vede nel piatto dei genitori, inizierà a familiarizzare con il cibo – manipolandolo e portandolo alla bocca. I sapori sono puri e non alterati da altri alimenti e non occorre effettuare cucine separate. Se scegliete l’autosvezzamento, dovrete adattarvi alle esigenze nutrizionali dei vostri bimbi, la cui alimentazione – almeno nel primo anno di vita – prevede l’esclusione di sale e di zuccheri aggiunti.

Esiste – e in caso qual è – una giusta introduzione graduale agli alimenti nell’alimentazione di un bimbo?

Fino a qualche tempo fa esisteva un cronoinserimento dei vari alimenti durante lo svezzamento. Si lasciavano per ultimi (intorno agli 8-9 mesi) quelli dal maggiore potere allergizzante come uova, pomodoro, frutta secca, fragole, ecc. Recenti studi hanno invece dimostrato che è esattamente l’opposto; prima vengono introdotti tali alimenti, più il bimbo sarà protetto dallo sviluppo di allergie in futuro. Le nuove linee guida quindi non prevedono più tabelle per lo svezzamento, lasciando piena libertà di organizzazione dei pasti e della scelta degli alimenti alle mamme.

alimentazione in gravidanza

Spesso dopo la gravidanza le mamme rischiano di cadere in diete drastiche per buttare giù i chili presi. Hai qualche consigli per evitare tutto ciò?

Le diete drastiche andrebbero evitate a prescindere, a maggior ragione dopo il parto. Questo è il periodo più delicato della vita di una mamma, ancor più della gravidanza, in cui la donna deve riprendere possesso del proprio corpo nel quale, a volte, potrebbe non riconoscersi. Il mio consiglio è duplice:

  • 1. Darsi tempo, alimentarsi nella maniera corretta senza eccessi e, appena possibile e in accordo con le figure mediche di riferimento, fare un pò di movimento per riattivare la muscolatura e stimolare il metabolismo.
  • 2. Prevenire. Se durante la gravidanza il peso preso non è stato eccessivo, non avrete difficoltà a perderlo, soprattutto se allattate. Qualora invece aveste preso molto peso, guardate il punto 1. 

Come far abituare il proprio bambino ai gusti e agli alimenti più comuni?

Proponendogli gli alimenti così come sono, senza mischiarli con altri. Se il bimbo rifiuta alcuni alimenti, continuate a proporli, magari in diverse consistenze e non meno di 7 volte. I bimbi prima o poi si sbloccano e accetteranno anche gli alimenti più ostici. L’importante è sempre proporre il cibo al bambino come offerta e mai come imposizione. Il momento della pappa deve essere un momento sereno; vissuto come tale sia dal bimbo sia dalla mamma. Il segreto di uno svezzamento di successo è la tranquillità della mamma. 

Cosa pensi dei servizi di healthy delivery food? Pensi che un servizio come Nutribees possa aiutare anche le mamme nell’educazione alimentare dei propri figli?

Penso che Nutribees sia un servizio estremamente valido, con piatti bilanciati a livello nutrizionale e materie prime naturali adatte a tutta la famiglia, anche ai bambini.

alimentazione in gravidanza
Nutribees consegna in tutta Italia pasti pronti personalizzati con ingredienti freschi

Sono sicuramente un’alternativa salutare da portare in tavola e un “salva pasto” non indifferente per quando non riusciamo a stare dietro anche alla cucina. Sono certa che i bimbi, così come i grandi li apprezzeranno e li ameranno.

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Se volete contattare la nutrizionista Lara Lanuzza potete farlo alla sua mail
lara.lanuzza@libero.it

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Cibo giusto o sbagliato: come mangiare senza paranoie?

L’alimentazione e in generale la dieta viene spesso considerata in termini di ciò che è giusto o sbagliato mangiare. Questo atteggiamento nei confronti del cibo non è sostenibile nel lungo periodo e rischia di mettere a dura prova corpo e mente di chi cerca di mangiare sano. Mangiare in maniera sostenibile, godendo degli alimenti che più ci piacciono, è assolutamente possibile e consigliato. La nutrizionista milanese Grazia R. Cota si batte ogni giorno per aiutare le persone che la seguono – sui social e non – a ricostruire un buon rapporto con il cibo, a godere di esso e a non farsi prendere dalle paranoie. In questa intervista ci racconta un po’ del suo lavoro e di come riuscire a vivere l’alimentazione in maniera sana, sostenibile e senza privazioni.

cibo giusto o sbagliato
mangiare sano non vuol dire privarsi di alcuni cibi che vengono considerati come sbagliati

Quando è nata la tua passione per l’alimentazione?

La mia passione per l’alimentazione è nata tra i 17-18 anni dopo una vita di imposizioni di regole dietetiche da parte di altre persone (genitori, parenti, insegnanti, personal trainer…). Ognuno pensava di avere la verità in tasca, ognuno aveva una sua versione dei fatti. Ma io cercavo quella vera, che – ora che sono una professionista dell’alimentazione – mi rendo conto essere lontana anni luce da quella imposta da quelle persone.

Qual è la situazione più comune che riscontri nei tuoi pazienti?

Nella maggior parte dei casi, direi assolutamente l’ossessione della perdita di peso, qualunque sia il peso di partenza. E molto spesso anche la dicotomia tra giusto o sbagliato e di conseguenza tutto o nulla in ambito alimentare.

Che consigli daresti a chi vuole iniziare un percorso per mangiare meglio senza cadere in paranoie?

Per iniziare a mangiare sano senza paranoie il mio consiglio, che è quello che ripeto sempre più spesso sui social, è di evitare il fai da te. Non basta, però, questo consiglio: è importante affidarsi ai giusti professionisti, che in ambito alimentare sono Dietista nutrizionista, Biologo nutrizionista e Medico specialista in scienza dell’alimentazione. Instagram in questo aiuta le persone a mettersi in contatto con il professionista che più gli ispira empatia e fiducia, anche sulla base dei messaggi che lancia.

Sui social parli spesso di un tuo programma chiamato Smettiti a dieta: ci spieghi di cosa si tratta?

Dall’esperienza personale e quella lavorativa con le mie clienti ho sviluppato l’idea di “Smettiti a dieta”. Non è un metodo, non è una dieta miracolosa, non è fuffa. E’ un percorso alla riscoperta del cibo, del proprio rapporto con esso e delle emozioni che stanno alla base. Mangiare, infatti, non riguarda solo il cibo.

Ci sono cibi che non possono mai mancare nella tua alimentazione?

Nella mia alimentazione non possono mai mancare i finocchi, la curcuma e lo zenzero. Scherzo! Per me non possono mancare la farinata di ceci, le patate al forno e gli stick di carote al forno…tutto al forno insomma!

Dopo le feste tutti cercano di ricorrere ai ripari: cosa non si deve fare?

Dopo le feste è importante non cadere nel tranello del pensiero “adesso mi rimetto in riga, adesso rimedio a quello che ho combinato in questi giorni”, proprio figlio della mentalità “giusto o sbagliato” e “tutto-nulla” che si ha nei confronti del cibo. E’ importante invece mangiare normalmente, soprattutto senza regole rigide o restrizioni che possano alimentare il circolo vizioso della dieta.

giusto o sbagliato
Le diete restrittive non portano da nessuna parte!

Ci sono dei falsi miti riguardanti l’alimentazione che non sopporti?

Sicuramente i 5 falsi miti che proprio non sopporto sull’alimentazione sono

  1. La pasta va mangiata solo integrale
  2. I dolci fanno male
  3. Il digiuno intermittente è la panacea di tutti i mali
  4. Lo zucchero è una sostanza che dà dipendenza
  5. L’indice di massa corporea (IMC o BMI) è una misura accurata della mia salute

Cosa pensi dei servizi di healthy delivery food e di Nutribees?

L’idea di un delivery di healthy food è molto bella, rende gli alimenti “healthy”, “sani”, disponibili per più persone. Uso la parola “sano” tra virgolette perchè, ancora una volta, nel mondo “giusto o sbagliato” dell’alimentazione molti dei piatti anche presenti su Nutribees non vengono considerati “sani”. Niente di più lontano dalla verità! Per questo nello specifico il servizio di Nutribees mi piace molto, consiglio a tutti di assaggiare una box!

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Per contattare le nutrizionista Grazia R. Cota, puoi scrivere al suo indirizzo email dietistagraziacota@gmail.com

Health & Wellness, Lifestyle

Meal kit: a new way to enjoy delivered food

That is to say: why has the meal kit gained now its glorious momentum.

In the beginning was the restaurant, with well-set tables. There used to be a philosophy, a thought translated into a menu.

It is impossible to forget the atmosphere, the inner joy of dining at your favorite restaurant with your favorite people. Then COVID happened and we cannot help but wondering when we could enjoy those feelings again. Sooner or later we will be able to have fun with our friends again, enjoying long lunches like we used to. Until then, we have to patiently wait. 

The renovation of food sector

However, despite the tremendous times we’re facing, the food sector thought about some new ways to make us feel like we are eating a meal cooked by a chef but at our homes. 

One of those ways is, for example, the meal kit delivery system. What is it, you may wonder. We have already talked about it in our article on food delivery but here we are to deepen the conversation and see why it is so far away from the idea most of us have of the traditional food delivery system.

Generally speaking, a meal kit is a box that contains semi-finished and pre-dosed ingredients to finish recipes in your own kitchen. It’s undoubtedly a good alternative for those who are always disappointed by food delivery, who want to cook but don’t have the time to go looking for some (weird) ingredients nor the talent of a professional chef.

So forget everything you thought you knew about “food delivery”. We are now experiencing a new era of eating: our habits are different and so are the new food delivery systems. Seems legit, doesn’t it?

But how have they changed, and why?

Meal delivery these days is more than just a pizza delivery guy showing up at your house. 

There are now companies built around the concept of preparing pre-portioned meals, packaging them and sending them to your doorstep.

For that reason meal kit delivery services are more than just heat and eat. The ingredients for preparing your meal come boxed with a recipe on how to make it. In the same way you’re still preparing a home-cooked meal, but the recipe searching, list-making and grocery store run aren’t necessary anymore.

How do they work?

There are a lot of meal kit delivery services to choose from. Some of them are subscription-based, others allow you to stop and start service at any time. Whatever type you choose, you will be given a list of meal options on the company’s website to pick from. Then you set up an account, decide what you want and place your order. The food will arrive at your doorstep in a few days frozen, pre-measured and pre-packaged, complete with all the ingredients you’ll need and instructions for preparation.

meal kit

Which are the advantages?

Wink at health

Following a balanced diet is essential. On the other hand, doing so it’s not that easy and that’s the reason why take away restaurants can become our best option because they’re fast and simple. 

Depending on the choices you make, restaurant meals can be full of all kinds of not so nutritional things, which can aggravate existing health issues or cause new ones.

Meal kit delivery companies can be a better nutritional choice. Most of these types of companies rely on chefs who choose the recipes and ingredients. Others employ nutritionists, so customers get the right amount of what their body needs.

The best part is you choose what you want from all the healthy offerings.

meal kit

Convenience

Cooking for one or two can be difficult. Finding quick and easy recipes that don’t require a long list of ingredients can be hard. Weekly trips to the grocery can start to feel like a chore. Meal kit delivery services are a convenient way to avoid this struggle.

Having ready to cook meals delivered to your door each week is easy. First, all you need to do is choosing the meal kit delivery service you prefer, then just set up an online account. 

Eventually the delivery will show up at your door in a few days.

meal kit
Delivery

All you have to do when your order arrives is unpack the box and put everything in the refrigerator until you’re ready to prepare it. 

Having meal kits delivered to your door is going to be more expensive than going to the grocery and cooking your own meals. But most of the companies will offer a discount for first time customers and many of them offer free shipping.

What about Italy?

All things considered, we can say that this new habit is becoming more and more popular also in Italy. 

Counting on Italy’s food tradition, NutriBees aims to provide people ready-to-eat meals, focusing on top ingredients and giving the customers the chance to choose which dishes tease them the most. 

Ours cannot be defined as a meal kit delivery system since we offer ready-to-eat meals rather than recipes and ingredients. Anyway, the goals are similar. Our mission is to allow you experiencing the perks of a delivery system without excluding the taste and the best Italian flavors.

Also, making it possible for you to enjoy new recipes effortless, combining tasty and comfort.

So… are you ready to become your own personal chef?

Health & Wellness, Lifestyle

Ricette fit che sembrano fat: come non privarsi di nulla

Il loro profilo IG è ricco di immagini food porn, ricette goduriosissime e consigli per mangiare sano senza rinunciare al gusto. Stiamo parlando di Ricette fit che sembrano fat, una community fondata da due amici, che promuovono da anni l’alimentazione sana sui social: Cheyenne è una personal trainer e coach online, mentre Ivan lavora come consulente in un’agenzia di marketing e comunicazione a Parigi. Noi di Nutribees li abbiamo intervistati per scoprire meglio la loro missione sui social la loro forte passione per il cibo sano.

Ciao ragazzi, come è nata l’idea della pagina vostra pagina IG?

Inizialmente nasce da un gruppo Facebook che abbiamo creato nel 2017. C’erano molti gruppi di fitness, ma non ci ritrovavamo con la loro ideologia e il loro modo di vedere una sana alimentazione e uno stile di vita sano. Quindi abbiamo aperto il gruppo Ricette fit che sembrano fat in cui poter condividere la nostra ideologia, senza demonizzare nessun tipo di cibo e dando la possibilità a chiunque di ricevere consigli gratuiti e senza critiche distruttive come spesso accade sui social purtroppo. 

Che messaggio volete comunicare con Ricette fit che sembrano fat?

Vogliamo comunicare che per star bene non bisogna privarsi di nulla, che il cibo è nostro alleato e se lo amiamo e impariamo a conoscerlo può essere il nostro migliore amico. Vogliamo far capire alle persone che per mangiare sano non bisogna vivere con pollo, riso e insalata: si può mangiare bene senza rinunciare al gusto e una coccola giornaliera non fa male, anzi aiuta a rendere lo stile di vita sostenibile.

C’è qualcosa che amate preparare in cucina più di altro?

Io (Cheyenne) amo preparare le colazioni: mi rilassa la mattina prendermi il mio tempo e organizzare ciò che farò durante la giornata davanti a una bella torre di pancake. Ivan invece è un italiano doc, ama la pasta e fare sempre nuovi abbinamenti super gustosi!

ricette fit
pancake

Che tipo di alimentazione seguite?

Entrambi seguiamo un’alimentazione intuitiva, mangiamo ciò che ci ispira in quella giornata e anche in base a quello che abbiamo in frigo! Non avendo obiettivi di dimagrimento o agonistici mangiamo “a sentimento” perché ormai conosciamo le nostre porzioni e abbiamo consapevolezza di ciò che mangiamo senza doverlo tracciare.

Se doveste scegliere 3 ingredienti a cui non potete rinunciare nella vostra alimentazione, quali sarebbero?

Sicuramente i fiocchi d’avena perché sono una salvezza in cucina. Si possono usare per impanate il pollo, per fare il porridge, si possono frullare e ridurre in farina per fare qualsiasi tipo di preparazione che può essere una piadina o una torta o anche gli amati pancakes. Poi lo yogurt greco – altro alimento indispensabile per noi – e le uova, come miglior fonte di proteine e nutrienti che esista!

ricette fit
Lo yogurt greco è un alimento ottimo sia per preparazioni dolce, che salate

Secondo voi quali sono i segreti per mantenere uno stile di vita sano?

Come ho detto prima, il segreto è solo uno: sostenibilità. Trovare uno stile di vita che non ci pesi, concedendoci ciò di cui abbiamo voglia, senza vederlo come uno sgarro, ma come un piacere. 

Cosa pensate dei servizi di healthy delivery food come Nutribees?

Penso sia un servizio comodissimo per chi ha poco tempo per cucinare, oppure per coloro a chi non piace cucinare, o ancora un ottimo modo per poter provare qualcosa di diverso, buono e sanissimo comodamente a casa!