Alimentazione in gravidanza: i consigli della nutrizionista

Una corretta alimentazione in gravidanza è fondamentale per ridurre i rischi che possono incorrere nella mamma e nel bambino. Quanto è importante? E come gestire post gravidanza l’alimentazione del proprio bambino? In questa intervista, la nutrizionista Lara Lanuzza ci parlerà di alimentazione a 360°, gravidanza e svezzamento.

Ciao Lara, racconteresti brevemente chi sei e di cosa ti occupi?

Mi chiamo Lara Lanuzza, ho 36 anni e sono una biologa nutrizionista di Roma. Ho una laurea magistrale in neurobiologia e un master in Dietologia e Nutrizione Clinica. 

alimentazione in gravidanza
Lara Lanuzza

Tutti i giorni, nel mio studio ho la fortuna di seguire molte persone, di qualsiasi età, che decidono di migliorare il proprio stile di vita, iniziando dalla sfera alimentare. Li guido verso un percorso alimentare cucito sulle loro abitudini e necessità, consigliandoli al meglio per ottenere i risultati sperati. 

Come ti sei avvicinata al mondo dell’alimentazione?

Nasco come sportiva e ho sempre pensato che l’alimentazione fosse un mezzo estremamente prezioso e spesso sottovalutato per sentirsi bene e stare bene con sè stessi. Il lavoro di nutrizionista è un lavoro meraviglioso in cui giornalmente hai la possibilità di confrontarti con realtà e problematiche diverse (mamme o future mamme, bambini, sportivi agonisti e non, pazienti che lottano contro disordini alimentari e patologie più disparate) toccando con mano quanto i piccoli cambiamenti portino a grandi benefici.

Cosa non deve mai mancare nella spesa di tutti noi?

I prodotti freschi, di stagione e – se possibile – a km zero. Consumare quello che la natura propone in quella stagione, facendo il pieno delle  vitamine e dei minerali è senza dubbio il migliore investimento che possiamo fare sulla nostra salute.

Sui social ti focalizzi spesso sull’alimentazione in gravidanza: quanto è importante?

Importantissima. Durante la gravidanza il bimbo cresce anche grazie all’alimentazione della mamma, di cui ne percepisce i sapori e inizia a farsi i suoi gusti. Una condotta alimentare scorretta e non attenta alla qualità e alle quantità degli alimenti, può portare problematiche al nascituro. Inoltre può rendere più difficoltoso il momento del parto e del post parto. Durante l’allattamento, gli alimenti assunti dalla mamma influenzano relativamente la composizione del latte materno, ma ne variano il sapore, permettendo al bambino di percepire sapori diversi e di essere più pronto per lo svezzamento.

Quali sono i falsi miti più comune sull’alimentazione in gravidanza?

Sicuramente quello che si possa o si debba “mangiare per due”. Al contrario, occorre mangiare in quantità moderate e rimodulare la propria alimentazione in relazione al BMI (indice di massa corporea) della mamma prima della gravidanza. In base poi ai trimestri, si faranno delle implementazioni kilocaloriche e proteiche secondo le linee guida e le necessità della mamma.

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Qual è la differenza tra svezzamento e autosvezzamento?

Lo svezzamento è il momento della vita del bimbo (solitamente intorno ai 6 mesi) in cui le poppate con latte materno o in formula vengono sostituite in modo graduale (prima con il pranzo e solo successivamente con la cena) con le pappe o con gli alimenti solidi. La differenza tra svezzamento classico e autosvezzamento sta proprio nella consistenza del pasto che si offre al bimbo. Nello svezzamento classico si utilizzano prettamente pappe con alimenti, preferibilmente freschi, ma in forma tritata o omogeneizzata e spesso mescolati tra loro (ad es. brodo vegetale + carne + verdure + creme di cereali); il bimbo viene imboccato con un cucchiaino e mangia in orari diversi rispetto alla famiglia. Nell’ autosvezzamento invece il bimbo mangia il cibo dei genitori in autonomia, di solito utilizzando le mani e sperimentando. All’inizio – se interessato agli alimenti che vede nel piatto dei genitori, inizierà a familiarizzare con il cibo – manipolandolo e portandolo alla bocca. I sapori sono puri e non alterati da altri alimenti e non occorre effettuare cucine separate. Se scegliete l’autosvezzamento, dovrete adattarvi alle esigenze nutrizionali dei vostri bimbi, la cui alimentazione – almeno nel primo anno di vita – prevede l’esclusione di sale e di zuccheri aggiunti.

Esiste – e in caso qual è – una giusta introduzione graduale agli alimenti nell’alimentazione di un bimbo?

Fino a qualche tempo fa esisteva un cronoinserimento dei vari alimenti durante lo svezzamento. Si lasciavano per ultimi (intorno agli 8-9 mesi) quelli dal maggiore potere allergizzante come uova, pomodoro, frutta secca, fragole, ecc. Recenti studi hanno invece dimostrato che è esattamente l’opposto; prima vengono introdotti tali alimenti, più il bimbo sarà protetto dallo sviluppo di allergie in futuro. Le nuove linee guida quindi non prevedono più tabelle per lo svezzamento, lasciando piena libertà di organizzazione dei pasti e della scelta degli alimenti alle mamme.

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Spesso dopo la gravidanza le mamme rischiano di cadere in diete drastiche per buttare giù i chili presi. Hai qualche consigli per evitare tutto ciò?

Le diete drastiche andrebbero evitate a prescindere, a maggior ragione dopo il parto. Questo è il periodo più delicato della vita di una mamma, ancor più della gravidanza, in cui la donna deve riprendere possesso del proprio corpo nel quale, a volte, potrebbe non riconoscersi. Il mio consiglio è duplice:

  • 1. Darsi tempo, alimentarsi nella maniera corretta senza eccessi e, appena possibile e in accordo con le figure mediche di riferimento, fare un pò di movimento per riattivare la muscolatura e stimolare il metabolismo.
  • 2. Prevenire. Se durante la gravidanza il peso preso non è stato eccessivo, non avrete difficoltà a perderlo, soprattutto se allattate. Qualora invece aveste preso molto peso, guardate il punto 1. 

Come far abituare il proprio bambino ai gusti e agli alimenti più comuni?

Proponendogli gli alimenti così come sono, senza mischiarli con altri. Se il bimbo rifiuta alcuni alimenti, continuate a proporli, magari in diverse consistenze e non meno di 7 volte. I bimbi prima o poi si sbloccano e accetteranno anche gli alimenti più ostici. L’importante è sempre proporre il cibo al bambino come offerta e mai come imposizione. Il momento della pappa deve essere un momento sereno; vissuto come tale sia dal bimbo sia dalla mamma. Il segreto di uno svezzamento di successo è la tranquillità della mamma. 

Cosa pensi dei servizi di healthy delivery food? Pensi che un servizio come Nutribees possa aiutare anche le mamme nell’educazione alimentare dei propri figli?

Penso che Nutribees sia un servizio estremamente valido, con piatti bilanciati a livello nutrizionale e materie prime naturali adatte a tutta la famiglia, anche ai bambini.

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Nutribees consegna in tutta Italia pasti pronti personalizzati con ingredienti freschi

Sono sicuramente un’alternativa salutare da portare in tavola e un “salva pasto” non indifferente per quando non riusciamo a stare dietro anche alla cucina. Sono certa che i bimbi, così come i grandi li apprezzeranno e li ameranno.

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Se volete contattare la nutrizionista Lara Lanuzza potete farlo alla sua mail
lara.lanuzza@libero.it