Verbena: che cos’è, proprietà e utilizzi

La verbena è una pianta perenne diffusa in Europa, che cresce in modo spontaneo nelle stradine di campagna e nei terreni incolti. Conosciuta fin dall’antichità, la verbena è ancora oggi utilizzata in campo erboristico e fitoterapico per i benefici che porta al corpo e alla mente. Scopriamo tutto sulla verbena: proprietà e utilizzi.

Un po’ di storia e miti

La verbena fa parte della famiglia delle verbenaceae. La varietà più conosciuta oggi è la verbena officinalis, anche se ne esistono molte altre. La pianta può raggiungere i 70cm di altezza e ha dei piccoli fiori di colore lilla chiaro, raggruppati a forma di ombrello.

Questi si prestano a numerosi utilizzi. In particolare, dai suoi fiori si ricava il fiore di Bach chiamato Vervain, che è adatto alle persone iperattive e frenetiche.

Questa pianta ha da sempre una fama universale: sia nel mondo occidentale che in quello orientale le attribuivano proprietà magiche, e gli antichi romani la usavano per adornare i templi dei loro dei. Si narra che il suo nome derivi dalla lingua celtica, unendo le parole fer (“scacciare via”) e faen (“pietra”), poiché veniva usata per curare i calcoli della vescica.

I poeti e gli scrittori inoltre la consideravano una fonte di ispirazione. Si riteneva infine che fosse afrodisiaca, tanto che si era soliti raccoglierla durante la notte di San Giovanni per favorire gli incontri amorosi.

Le numerose proprietà della verbena

La verbena è però conosciuta soprattutto grazie alle sue proprietà, che ne fanno un efficace rimedio naturale per curare diversi disturbi. Ovviamente, per poterle sfruttare a pieno, è necessario conoscere bene come assumerla e in quali dosi. Per questo motivo è consigliabile chiedere suggerimenti al proprio erborista di fiducia.

è innanzitutto ricca di principi attivi, come:

  • Saponine
  • Tannini
  • Mucillaggini
  • Lucosidi
  • Flavonoidi

Questi conferiscono alla pianta delle fantastiche proprietà tonificanti e antispasmodiche, che la rendono ottima per contrastare i problemi digestivi. Inoltre questa pianta ha un ottimo contenuto di vitamine (A, C, e E), di olio essenziale, e di verbenalina. Tutte queste sostanze agiscono sul sistema nervoso autonomo e svolgono un’efficace azione sedativa e analgesica, perfetta ad esempio per favorire il sonno e riequilibrare l’umore.

Tra le sue tante proprietà, la verbena è ottima anche come decongestionante delle vie respiratorie. Questa pianta è infatti largamente utilizzata per combattere i problemi della gola come tosse, faringiti e laringiti.

La verbena infine è utile in caso di

  • Dolori mestruali
  • Emicrania
  • Colite e infezioni intestinali, grazie alle sue proprietà astringenti
  • Dolori articolari e artrite
  • Piccole ferite ed escoriazioni: sotto forma di pomata ha un’azione cicatrizzante
  • Calcoli ai reni e alla cistifellea, poiché favorisce la secrezione della bile

Come utilizzarla

Passiamo ora ad elencare gli svariati utilizzi della verbena con cui possiamo sfruttare tutti i benefici di questa pianta. Va detto innanzitutto che deve essere usata fresca o appena essiccata, poiché il suo principio attivo tende a perdere di efficacia a mano a mano che la pianta si secca.

La verbena si trova in erboristeria già sminuzzata in foglie e pronta all’uso. In alternativa si possono trovare l’olio essenziale o dei cosmetici a base di verbenalina, come creme corpo anticellulite. Ecco un breve elenco di possibili utilizzi della verbena.

Infusi

L’utilizzo più classico di questa pianta sta nella preparazione dell’infuso. La ricetta è molto semplice: basta far bollire l’acqua e versarvi circa 2g di erba, che andranno lasciati in infusione per otto minuti. L’infuso di verbena è perfetto in caso si faccia fatica a prendere sonno o si abbia crampi addominali, la dose consigliata è di 3-4 tazze al giorno.

Impacco per i dolori reumatici

Un altro rimedio semplice e velocissimo da preparare è l’impacco da applicare in caso di dolori reumatici o articolari. Gli ingredienti sono:

  • 10-20 foglie di verbena
  • Un albume d’uovo
  • Circa un cucchiaio di farina di segale

Montate l’albume, unitelo alla farina di segale e fate cuocere il composto a bagnomaria per circa 15 minuti. Aggiungete poi al tutto le foglie della pianta tritate e stendete l’impacco sulle parti doloranti.

Non ha infine grosse controindicazioni, ma è sconsigliato utilizzarla ovviamente in caso di allergia e durante la gravidanza.

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